L'impegno attuale
Dall'analisi delle politiche provinciali e delle interviste condotte sul territorio si rileva, in generale, una potenzialità rilevante di interazione sempre maggiore tra i principi e i metodi di A21 e le politiche integrate - o, in qualche modo "strategiche" – attivate sul territorio provinciale. Questo è vero, anche e soprattutto, per le politiche energetiche e se ne ha un riscontro anche a livello nazionale: l'indagine condotta a inizio 2006 dal coordinamento delle A21 sullo stato di salute delle A21 in Italia mostra come, dopo l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, gli obiettivi di risparmio e di riduzione delle emissioni climalteranti sono entrate d'impeto nel dibattito locale e nei Piani d'Azione dei Comuni (nei 321 comuni che hanno avviato un processo di A21, il 67% dei tavoli di lavoro partecipativi dei Forum si occupa della tematica energetica e i progetti realizzati o in corso di realizzazione per l'attuazione delle A21 riguardano nel 50% dei casi l'uso efficiente dell'energia e l'uso di fonti rinnovabili 1).
Una possibile linea di sviluppo del progetto di A21 provinciale può dunque essere la qualificazione del territorio e delle sue politiche di sviluppo attraverso le tematiche energetiche.
Questa scelta deriva da quattro considerazioni principali:
- Il tema energetico è governabile all'interno della Provincia, che infatti ha:
- predisposto il Programma Energetico Provinciale, all'interno del quale sono stati fatti due bandi per incentivare il solare termico (€ 150.000, aperto a tutti i soggetti) e fotovoltaico (€ 300.000 sino a taglie di media dimensione, questa volta solo per Enti Pubblici), entrambi pare con un'ottima risposta dal territorio
- avviato il Progetto "Spazio Energia" con il quale si sta attuando il potenziamento delle strutture provinciali indicato nelle azioni del Programma Energetico. Il campo di intervento è duplice: da un lato si programmano audit energetici presso i 45 edifici di proprietà della Provincia per il miglioramento e il recupero dell'efficienza energetica; dall'altro si fornisce consulenza a privati e pubblico (in particolare Comuni) che vogliano fare interventi di qualsiasi tipo sia sul lato della domanda sia su quello dell'offerta (fonti energetiche alternative)
- Il tema energetico è di estremo interesse per gli intervistati: infatti sono già in corso singole esperienze e progettualità comuni
- Il tema energetico è di interesse nazionale ed europeo, ed infatti sia attraverso la finanziaria, sia attraverso i canali di finanziamento europei è possibile reperire risorse per attivare progetti
- Il tema energetico è trasversale alle due aree di interesse individuate nello studio di fattibilità ("innovazione sostenibile delle PMI" e "agricoltura e turismo verde").
Per maggior chiarezza si riportano di seguito le principali azioni individuate nello studio
In particolare :
- Industria
Le tematiche energetiche sono di estremo interesse per:
- superare l'approvvigionamento di energia tramite un sistema consortile che consenta solo l'acquisto a prezzi ridotti
- promuovere le energie alternative che, oltre ai benefici legati al basso impatto ambientale, possono costituire per le aziende anche una fonte di finanziamento
- promuovere una gestione energetica razionale
Le problematiche e le opportunità legate ai temi energetici possono essere affrontate in maniera organica tramite il potenziamento del ruolo dei SUAP che, anche in accordo con quanto è espresso nella legge istitutiva, possono costituire dei riferimenti privilegiati per sostenere tutte le azioni di innovazione in campo energetico di interesse per le aziende: informazione, formazione, assistenza amministrativa, affiancamento per l'avvio di progetti, certificazione, costituzione di reti di imprese sensibili ai temi energetici.
- Agricoltura
L'emergente tema delle biomasse e del biodiesel quali strumenti di innovazione per uno sviluppo economico rurale sostenibile sono esempi del riconoscimento della multifunzionalità dell'agricoltura, cioè della capacità del settore primario di dare origine a produzioni congiunte di beni fisici, servizi diversi ed esternalità ambientali.
Questo costituisce un elemento di valore strategico per lo sviluppo del settore e un'importante opportunità economica per le imprese agricole.
Nell'ottica di un'agricoltura multifunzionale che produce servizi per il territorio, le imprese agricole possono attivarsi sul piano energetico su più fronti
- sviluppare la filiera relativa alle biomasse
- produrre energia direttamente
Tutti i Comuni del territorio provinciale sono stati invitati il 28 Febbraio 2007 ad un incontro di presentazione delle linee di sviluppo del progetto, per un coinvolgimento diretto nel processo di strutturazione del Forum e nel dibattito sulle tematiche energetiche. Infine, per dare maggiore concretezza alla discussione plenaria, il 19 e il 22 marzo 2007 sono stati convocati due tavoli ristretti per sviluppare le tematiche energetiche legate al mondo agricolo e al mondo industriale e discutere in via preliminare alcuni nodi fondamentali dei progetti e delle politiche energetiche attive e attivabili sul territorio.
1 Fonte "Quale Energia"– Bimestrale di Legambiente – maggio/giugno 2006