TORNACO
Situato a sudest di Novara, ai confini con la provincia di Pavia,
Tornaco è vivace paese agricolo in cui alla coltivazione
di riso e cereali, comune alla gran parte della provincia, si affiancava,
un tempo, quella tipica degli asparagi. Già sede nel X secolo
delle chiese di San Pietro e di Sant'Eusebio, Tornaco seguì
le vicende di Terdobbiate in un'analoga distruzione del proprio
castello (1362-63), ad opera dei signori di Milano che intendevano
sottrarre il borgo al controllo dei marchesi del Monferrato. Il paese passò nel 1540 ai Conti Cicogna.
Tornaco is an agricultural town in which rice and cereals cultivation were flanked to the asparagus. In the battle between lord of Milan and Marquis of Monferrato, Tornaco castle was destroyed. In 1540 it was a Conti Cicogna feud.
Chiesa ParrocchialeLa chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena si trova al centro del
paese. Le sue origini risalgono al XII secolo. In occasione di una
visita pastorale avvenuta nel 1594 il vescovo Bascapè la dedicò
a Santa Maria Maddalena e la descrisse accuratamente. La costruzione
originaria aveva tre navate; nel 1630 vennero aggiunte due cappelle
laterali e, successivamente, due navatelle minori. Ora l'edificio
si presenta a cinque navate con ai lati, cappelle devozionali dedicate.
L'altare maggiore e la balaustra sono barocchi, realizzati in marmi
policromi nel 1789 dai fratelli Colombara. Di pregio l'affresco, risalente
al 1524, collocato nei pressi dell'abside, raffigurante la Madonna
con i Santi Pietro e Francesco, di un artista vicino alla scuola di
Tommaso Cagnola.
Parish churchThe church, dedicated to St Mary Magdalene, stands in the center and its origins date from the 12th century. In 1564, Bishop Bascapè consecrated the church to St Mary Magdalene and described it in details in his report. The original construction had a nave and two aisles; in 1630 two side chapels were added, and later two minor aisles. The present building has a nave and four aisles, flanked by side chapels. The main altar and balustrade, of polychrome marbles, are notable Baroque works by the brothers Colombara. Noteworthy is the fresco (1524) near the apse, representing the Madonna with St Peter and St Francis, by an artist influenced by the school of Tommaso Cagnola.
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Chiesa Parrocchiale: Vergine col
bambino tra i Santi
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La Parrocchiale di S.
Maria Maddalena / St Maria Maddalena parish church |
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Parish church paint |
Oratorio di Santo StefanoL'oratorio di Santo Stefano è situato in campagna, lungo
la strada che conduce a Vignarello. L'edificio, la cui facciata
è rivolta a sud, è ad aula unica con abside. La sua
struttura originaria fu modificata nel Settecento con un notevole
innalzamento delle pareti e, recentemente, con la riedificazione
di una facciata neoromanica. Dell'antico oratorio romanico, che
si presume risalga all'XI secolo, sono ancora visibili l'abside
e la parte inferiore delle pareti laterali. La forma dell'abside
è particolarmente curiosa: di ampie dimensioni e piuttosto
bassa, è spartita da cinque larghe lesene che si collegano
con archetti pensili a coppia. All'interno della seconda specchiatura
compare una finestrella a feritoia strombata con tavelle collocate
di piatto. Il luogo è già citato (con la definizione
di "prato") nel 1006 e nel 1121 viene annotata una "fondazione
di Santo Stefano", dipendente dall'omonima abbazia presente
in Vercelli. L'edificio fu conservato in ottime condizioni fino
al XV secolo: i monaci infatti fecero riccamente decorare il suo
interno con affreschi. Di particolare importanza è il dipinto
eseguito nella seconda metà del XV secolo che raffigura la
Vergine con il Bambino fra San Giovanni Battista e Santo Stefano.
St Stefano oratorySt Stephen oratory stands in the open country, along the road to Vignarello. The building, south faced, has a single nave and an apse. During the 18th century an elevation altered original structure; recently a mock-romanesque façade has been constructed. Of the ancient Romanesque oratory, possibly dating from the 11th century, only the apse and the lower part of the lateral walls survive. The unusual apse, broad and low, has five pilasters ornamented by coupled blind arches. A small loophole in the second bay features a splay with a distinctive stonework. The site is documented from 1006; a “foundation of St Stephen”, depending from an abbey of the same name in Vercelli, is also mentioned in a document from 1121. In the 15th century the building was still well preserved; the monks had the interior lavishly decorated with frescoes. Outstanding is the painting from the second half of the 15th century depicting the Virgin with Child between St John the Baptist and St Stephen.
Oratorio di Sant'EusebioLa basilica di Sant'Eusebio ha origini antichissime: è citata
dapprima nel 969 come oggetto di scambio fra il vescovo di Novara
Aupaldo e Austreverto di Tornaco; successivamente, nel 1006, viene
nominata nello stesso documento in cui è citato il "prato"
di Santo Stefano. Dagli atti di una visita pastorale, del 1617, risulta
che la basilica è ormai un edificio diroccato e collocato in
mezzo ai boschi. Ora, l'oratorio di Sant'Eusebio è situato
nel cimitero del paese e si presenta in forme barocche. Fu ricostruito
nelle immediate vicinanze dell'antica fondazione nel 1750 per volontà
del benefattore locale Francesco Girella. All'inizio del Novecento,
in occasione di lavori di scavo, vennero alla luce alcune parti di
fondazioni e tratti di pavimenti musivi dell'originario edificio.
Ora versa in avanzato stato di degrado.
St Eusebio oratoryThe basilica of St Eusebio is of very ancient origins, being documented as far back as 969 as the object of an exchange between the bishop of Novara Aupaldo and Austreverto of Tornaco. Later, in 1006, the church was mentioned in the document referring to the “meadow” of St Stephen. In 1617, the report of a pastoral visit describes the Basilica as a ruined building in a woody area. The oratory stands today in the area of the town’s cemetery and has a Baroque appearance. In 1750 a local benefactor, Francesco Girella, had a new church constructed near the site of the ancient Basilica. In the early 20th century, some excavations unearthed parts of the foundations and the mosaic floor of the ancient building. The church is presently in poor condition.
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L'Oratorio di Santo
Stefano / St Stefano oratory |
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Il Castello / The castle
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Villa Marzoni e il Museo della Civiltà
contadinaVilla Marzoni sorge su un dosso naturale sui resti dell'antico castello
risalente al XV secolo, più volte distrutto e ricostruito
e quindi lasciato decadere fino a quando, nel 1896, su ciò
che rimaneva dell'antico mastio, l'ingegner Luigi Marzoni edificò
una bella villa padronale. Oggi la villa è sede permanente
del Museo della Civiltà e Cultura della Bassa Novarese: nei
saloni del primo piano si possono ammirare gli attrezzi e gli oggetti
legati alle attività svolte nel tipico ambito agricolo della
zona. Al piano superiore sono esposte tele di artisti famosi a livello
nazionale.
Villa MarzoniVilla Marzoni stands on a small hillock on the site of an ancient castle from the 15th century. The castle was repeatedly destroyed and reconstructed, and then neglected; in 1896 the engineer Luigi Marzoni erected a beautiful manor house on the ruins of the ancient fortress. The villa houses today the Museum of Rural Culture and Tradition of the “Bassa novarese”: the rooms on the first floor display a collection of tools and other items concerning the rural activities of the area. The rooms on the second floor display works by notable Italian painters.