OLEGGIO
Situato a nord del capoluogo, Oleggio è stato teatro di un
importante ritrovamento di alcune monete romane (II secolo a. C.).
La prima citazione in un documento risale al 973. Successivamente
una bolla papale del 1133 dichiarò che la cittadina apparteneva
come pieve alla diocesi di Novara. Paese del Comitato di Pombia,
in seguito passò ai Visconti che lo passarono, successivamente,
come feudo alla famiglia Barbavara.
Located just north of Novara, Oleggio was the scene of an important discovery of Roman coins. The first reference in a document dating back to 973. Then a papal bull of 1133 declared that Oleggio belonged to the diocese of Novara. It later passed to the Visconti, and then to the Barbavara family.
Chiesa ParrocchialeL'attuale edificio dedicato ai Santi Pietro e Paolo è il risultato
di un intervento di ricostruzione della chiesa precedente, del XVI
secolo, operato dall'architetto Alessandro Antonelli tra il 1853 e
il 1858. L'imponente facciata neoclassica è preceduta da un
pronao con quattro massicce colonne dal capitello fogliato. La chiesa
è a pianta basilicale, con tre navate concluse da ampie absidi
semicircolari. All'interno, decorazioni di gusto tardo-ottocentesco
ornano le volte, la cupola e l'abside. La tela che sovrasta il battistero,
proveniente dall'antica chiesa di San Carlo, è del pittore
lombardo Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, e raffigura
l'Immacolata Concezione. È altresì degna di nota la
pala d'altare raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni
Battista e Giovanni Evangelista, opera del pittore Bernardino Lanino,
collocata sull'altare omonimo della navata meridionale.
Parish churchThe building, dedicated to St Peter and Paul, is the reconstruction of an ancient 16th-century church, carried out to designs by the architect Alessandro Antonelli from 1853 to 1858. The imposing Neo-classical façade is preceded by a pronaos with four imposing columns, with capitals ornamented with foliage. The church is built to a basical plan, with a nave and two aisles ending with large semicircular apses. On the interior, late 19th-century ornaments decorate the vaults, the dome and the apse. The painting in the Lombard painter Morazzone (Pier Francesco Mazzucchelli), comes from the ancient church of St Charles. Also noteworthy is the altarpiece ini the south aisle, depicting a Madonna with Child between St Johon the Baptist and St John the Evangelist, painted by Bernardino Lanino.
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Chiesa dei SS Pietro e Paolo /Parish church |
Chiesa dei SS Pietro e Paolo/ Parish church
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Basilica di San MicheleLa chiesa dedicata a San Michele si trova all'interno del cimitero
di Oleggio. Viene già citata nel 973 e nel 1347 è
ricordata come chiesa parrocchiale del borgo, abbandonata nel XVI
secolo per la nuova chiesa di San Pietro, situata nell'antico "castro".
é a tre navate, terminanti con tre absidi semicircolari,
delle quali la centrale è di dimensioni maggiori e orientata;
il presbiterio è sopraelevato di nove gradini e la cripta
sottostante a tre navatelle, a cui si accede dalle navate laterali,
è coperta da volte a crociera. La facciata rivolta a ovest,
a salienti, è scandita da lesene che si raccordano fra loro
con archetti pensili. Di grande interesse sono i cicli pittorici
all'interno della basilica, fra i pochi esempi di arte romanica
ancora visibili nel Nord Italia, nonostante le trasformazioni conseguenti
alle nuove regole dettate dalla Controriforma. Sulla controfacciata
è rappresentato un Giudizio Universale di gusto medievale,
con il Cristo Giudice al centro, ora rovinato; ai lati gli Angeli,
la Vergine e i Profeti; sotto, nel secondo ordine, sono raffiguranti
a mezzobusto gli Apostoli e nel successivo le Anime dei Credenti.
Parecchi sono gli affreschi di epoca romanica, il più discusso
dei quali è quello denominato "I Cavalieri", collocato
nella parte centrale del tamburo absidale. Discordanti, fra gli
studiosi, le interpretazioni dei temi raffigurati e la datazione
precisa. Di grande pregio sono anche altri affreschi presenti nella
basilica: nella navata maggiore campeggia la Resurrezione di Cristo,
databile tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI, del pittore
novarese Franceschino Cagnola, e il San Michele Arcangelo, sul primo
pilastro a destra, del pittore di origine polacca (ma oleggese di
adozione) Johannes Maria del Rumo, databile alla prima metà
del XVI secolo.
St Michele churchThe church dedicated to St Michael stands in the area of the town cemetery. Documented as far back as 973, the church is mentioned as the parish church of the village in a document from 1347 (from the 16th century the title of parish church of St Peter, located inside the ancient “castrum”). The church has a nave and two aisles ending with semicircular apses, the central being larger and oriented; the presbytery has a nine-step elevation; from the aisles is the entrance to the crypt, having a small nave and aisles, and cross-vaulted ceiling. The gabled façade, west oriented, is decorated with pilasters and blind arches. Really outstanding are the paintings on the interior of the basilica: they are among the few examples of Romanesque painting surviving in northern Italy, after the Counter-Reformation alterations. ON the back of the façade is a Last Judgement in the medieval style; Christ is depicted as the Judge in the middle, flanked by Angels, the Virgin and the Prophets; sadly, the fresco is in very poor condition. Underneath, in the second level, are the busts of the Apostles, while the third level features the Souls of the Faithful. The fresco depicting Knights in the middle of the apse wall is controversial, as the experts do not agree either on the subjects or on the date of the execution. The basilica contains other remarkable frescoes: in the nave is a Resurrection of Christ by Franceschino Cagnola, a painter from Novara. Johannes Maria del Rumo, a painter of Polish origin who lived in Oleggio, is the author of the notable St Michael Archangel on the first pillar to the right.
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La facciata della Chiesa
di San Michele / St Michele church |
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Chiesa di San Michele / St Michele church |
Oratorio di Santa Maria in GalnagoSituato fuori dall'abitato, lungo la strada che conduce ad Arona,
l'oratorio dedicato a Santa Maria si presenta a navata unica con abside
semicircolare. Già citata nel 1347 come cappella dipendente
dalla chiesa di San Pietro (al cimitero), conserva della costruzione
originaria solo l'abside e alcuni tratti di muratura laterale. Grandie
importanti lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti nel corso
del XIV e del XV secolo. All'interno, nel catino absidale, sono raffigurati
il Cristo Pantocratore e gli Apostoli, nella parte superiore l'Annunciazione.
Raffinato l'affresco che rappresenta la Madonna del Latte. Gli affreschi
sono prevalentemente riconducibili ai secoli XV e XVI. Il borgo e
i suoi immediati dintorni sono ricchi di testimonianze religiose romaniche
quali, oltre agli edifici già citati, l'oratorio di San Vincenzo,
a ovest dell'abitato sulla strada che conduce a Mezzomerico; l'oratorio
di San Cristoforo, situato lungo la strada che porta a Momo, a 2 chilometri
dall'abitato; l'oratorio di San Donato, posto in prossimità
del canale Regina Elena: interessanti, sulla facciata a capanna, i
due affreschi che raffigurano accampamenti di appestati e la Madonna
in Trono fra due Santi e Anime Purganti.
St Maria in Galnago oratory
Not far from town, along the road leading to Arona, stands the oratory dedicated to St Mary, a building with a single nave and a semicircular apse. Documented in 1347 as a chapel of the church of St Peter, it retains of the original structure only the apse and parts of a side wall. Substantial renovations were carried out over the 14th and the 15th centuries. On the interior, the apse wall features the Christ Pantocrator and the Apostles, and in the upper part, the Annunciation. Particularly beautiful is the fresco depicting the Madonna feeding the Child; the frescoes date mainly from the 15th and 26th centuries. Other notable religious buildings from the Romanesque period are scattered in the village and its surroundings. To the west of the town, along the street leading to Mezzomerico, stands the oratory of St Vincent. Romanesque are also the oratory of St Donato, located near the canal Regina Elena. The latter features a gabled façade with two interesting frescoes, depicting a scene of the Plague and an Enthroned Madonna between two Saints surrounded by Souls in Purgatory.
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Oratorio di Santa Maria
di Galnago / St Maria Galnago oratory |
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Piazza Martiri e la
torre del Bagliotti / Martiri square and Bagliotti tower |
Oratorio del GaggioloDedicato alla Natività di Maria Vergine, si trova nell'omonima
frazione poco distante da Oleggio. L'oratorio romanico è
riccamente decorato: di particolare interesse sono gli affreschi
che decorano la parete meridionale e che rappresentano la Crocifissione
e l'Annunciazione. Entrambi dipinti nel corso del XV secolo, si
rifanno a caratteristiche compositive ricorrenti nell'arte figurativa
locale e al gusto lombardo.
Gaggiolo oratoryDedicated to the Birth of the Virgin Mary, this Romanesque oratory stands in the fraction Gaggiolo, a short distance from Oleggio. It is exquisitely decorated: note in particular the frescoes on the south wall, representing the Crucifixion and the Annunciation, both dating from the 15th century. The compositional motifs are typical to the local figurative art and to the Lombard taste.
Palazzo BelliniSituato in Piazza Martiri, l'edificio di gusto neoclassico è
organizzato intorno a un cortile d'onore, con porticato su due lati.
Le sale più rappresentative si trovano al primo piano e conservano
stucchi e dipinti di grande finezza: in particolar modo il salone
d'onore, conosciuto anche come "Sala del Ratto di Deianira";
di buon livello anche la Sala di Enea e Didone. Il palazzo si presenta
oggi nella disposizione dettata da un intervento di ristrutturazione
della fine del XVIII secolo, ad opera dell'architetto Melchioni.
Bellini palaceThis building in the Neo-classical style stands on Martiri square. The grand courtyard features porticoes on two sides. On the first floor are some remarkable plasterwork and paintings, including the beautiful ballroom, also named “Sala del Ratto di Deianira” and the room of Aeneas and Dido. The building you see today is the result of a renovation carried out in the late 18th century by the architect Melchioni.
Museo Civico EtnograficoSorto negli anni Sessanta, è ospitato in Via della Chiesa,
originariamente convento francescano ristrutturato nel XIX secolo
per altri fini. Il museo fu iniziato dal cavalier Giacomo Fanchini,
ed è stato arricchito negli anni successivi con un gran numero
di oggetti di vita quotidiana, contadina e artigiana, caratteristici
del borgo oleggese; dal 1999 ospita anche una sezione archeologica.
Nel palazzo adiacente ha sede la Biblioteca civica "Enzo Julitta",
in cui sono stati catalogati più di 12 000 volumi.
City museumThe building of the city museum, a reconstruction from the 1960s, stand in della Chiesa road. Originally a Franciscan convent, the building was altered in the 19th century. The collection was started by cavalier Giacomo Franchini, and has enriched over the years with a number of everyday-life objects, mainly peculiar to farmers and craftsmen of the area. In 1999 the museum has organized an archaeological section.
Museo di Arte ReligiosaE' stato istituito nel 1970 e trova sede negli oratori della
Confraternita del SS. Rosario e del SS. Sacramento, presso la chiesa
parrocchiale. Al suo interno sono conservati arredi e oggetti provenienti
da oratori e da chiese del paese e del vicariato. Dal 1980 sono conservati
nel museo anche paramenti liturgici in aggiunta agli oggetti e arredi
sacri già acquisiti precedentemente. Di pregio il dipinto a
tempera raffigurante la Madonna delle Rose, opera cinquecentesca del
pittore lombardo Bernardino Zenale, già probabilmente situata
presso l'altare omonimo dell'antica parrocchiale dei Santi Pietro
e Paolo. Di grande interesse anche la quattrocentesca statua lignea
policroma della Madonna di Galnago, opera gotica di un autore d'oltralpe.
Numerose sono le tavolette votive, opere di pittori locali eseguite
dal XVI al XIX secolo.
Museum of religious artCreated in 1970, the Museum of religious art is housed in the oratories of the Confraternity of the Holy rosary and Holy sacrament, in the parish church. The interior contains furnishings and artworks collected from oratories and churches of Novara and its territory. A new section displaying liturgical vestments was created in 1980. One of the most remarkable items is the Madonna of the Roses, a 16th-century work by the Lombard painter Bernardino Zenale, formerly the altarpiece of the ancient parish church of St Peter and St Paul. Also notable is the polychrome wooden statue of the Madonna of Galnago, a Gothic work by a Central-european author. Also notable is the collection of votive panels executed by local painters, dating from the 16th to the 19th century.
PARCO
DEL TICINOIl parco naturale della Valle del Ticino è stato istituito
dalla Regione Piemonte nel 1978 e comprende l'area che si sviluppa
da Castelletto Ticino a Cerano, per circa 6500 ettari. Il territorio
si articola in diversi ecosistemi anche molto differenti fra
loro, che vanno dalle zone baraggine alle grandi distese di
prati, dai boschi alle zone umide e palustri, alle vaste spianate
di ghiaia e sabbia. I boschi che incontriamo lungo il percorso
del fiume sono perlopiù composti da latifoglie quali
farnie, carpini, olmi e robinie, e occupano più della
metà della superficie del parco. Interessante, inoltre,
la vegetazione acquatica propria delle lanche: le bianche ninfee,
il nenufero, la tifa e l'iris. Numerose sono le specie faunistiche
che popolano la zona protetta, tra le quali lo scoiattolo, il
riccio, il coniglio selvatico, la volpe; fra gli uccelli vanno
ricordati l'airone cinerino, la gallinella d'acqua, il germano
reale, la folaga e il fagiano. Il Ticino viene denominato, non
a caso, Fiume Azzurro: infatti le sue acque sono fra le più
limpide e cristalline dei fiumi italiani e sono riccamente abitate
da trote, cavedani, lucci e alborelle. Di grande interesse faunistico
è il "progetto lontra": si pensa infatti di
reintrodurre la specie un tempo largamente diffusa nelle acque
del fiume. Lungo il percorso del parco si incontrano varie realtà
agricole diverse tra loro: vi sono i cascinali e i mulini ad
acqua, alcuni fatiscenti, altri restaurati e funzionanti. Da
segnalare il Mulino Vecchio di Bellinzago, sede di attività
didattiche e di mostre espositive permanenti e non. Il parco
offre numerose possibilità al visitatore, non solo per
chi pratica sport quali il cicloturismo, la canoa, l'equitazione,
l'escursionismo a piedi, ma anche per coloro che desiderano
trovarsi a contatto con la pace e il silenzio della natura.
Natural park of the Ticino ValleyThe natural park of the Ticino Valley has been created in 1978 by the Piedmont region. It covers an area of 6500 hectares, extending from Castelletto ticino to Cerano. The area includes a great variety of natural environmens, from the “baraggine” (moorland) to large meadows, from woodland to wetlands, and to vast gravel and sand banks. Over half the area of the park is covered by broadleaf forest, ectending along the banks of the ticino, and containing oaks, hornbeams, elms and locust trees. Water plants are also well represented, with the varieties peculiar to this environment (the “lanche”), including white and yellow water lilies and iris. The sanctuary contains a rich wildlife, including squirrels, hedgehogs, wild rabbits, foxes; birds include herons, water hens, mallards, coots and pheasants. The ticino river is called the Blue river and, in fact, it is one of the cleanest rivers in Italy; its waters are densely populated by trout, pike and many other species of freshwater fish. Of great environmental importance is the “Otter project” aiming to re-introduce this animal, once common in the river. Scattered in the park are different types of rural settlements, from farms to water mills; some are in poor condition, others have been restored, as the Old mill of Bellinzago, now used for school workshops and for permanent or temporary exhibitions. The park offers many opportunities to visitors, either if you love sports as cycling, canoeing, horse riding, trekking, or simply enjoy the peace and silence of a wonderful landscape. |
Informazioni
utili
Sede Piemontese: Località Villa Picchetta
28062 Cameri tel. 0321 517706
sito internet: www.parcodelticino.pmn.it
posta elettronica: info@parcodelticino.pmn.it
Associazione Amici del Ticino: Viale Garibaldi, 4
- 28047 Oleggio Villa Calini fax 0321 93029
-socio Roberto Vellata tel. 0321 861308
Sede Lombarda: Via Isonzo, 1-20013 Ponte Vecchio
di Magenta (MI) tel. 02 97210/1
Associazione Amici del Ticino Sez. Lombarda:
Via Briantè, 31-21019 Somma Lombardo (VA)
tel. 0331 251546 fax 0331 251737 presso Naturcoop
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