MASSINO VISCONTI
Sulla riviera occidentale del Lago Maggiore, in una posizione poco
più interna rispetto a Lesa, sorge Massino Visconti. Se, in
un recente passato, a caratterizzare la zona fu la fabbricazione di
ombrelli (Massino ha dedicato un monumento agli ombrellai), oggi il
paese invita i visitatori a scoprire la bellezza della sua arte e
del suo invidiabile panorama Il borgo fu culla nel XII secolo della
famiglia ducale che conquistò successivamente la signoria di
Milano e che qui manterrà i propri diritti feudali fino agli
ultimi anni del 1700.
Massino Visconti is on the western coast of Lake Maggiore. In the past Massino had a big production of umbrellas (it has dedicated a monument to the umbrella) now is a wonderful little town with beautiful panorama. The village, during the XII century, belonged to ducal family who later won the lordship of Milan, until 1700
Chiesa parrocchiale
Esistente già nell'epoca carolingia (se ne fa menzione nell'887),
la chiesa dedicata alla Purificazione di Maria Vergine assunse il
privilegio parrocchiale nel 1588, a seguito dell'inagibilità
dell'antica Chiesa di San Michele distrutta da una frana nel 1585.
L'edificio si presenta a tre navate con cappelle laterali ricche di
altari marmorei e lignei di epoca barocca. Da segnalare la cappella
Viscontea dedicata a Sant'Agnese, patrona dell'antica casata, ove
si possono ammirare affreschi cinquecenteschi raffiguranti l'Assunzione
e l'Incoronazione di Maria; nelle quattro vele della volta campeggiano
i Dottori della Chiesa con i simboli degli Evangelisti, mentre nel
sott'arco sono visibili sei figure di profeti. Interessanti le lapidi
sepolcrali murate nel portico della casa parrocchiale.
Parish church
Documented from the Carolingian period (887), the church dedicated to the Purification of the Virgin Mary became a parish church in 1588, after a landslide destroyed the ancient Church of St Michael (1585). The building, a nave and two aisles, includes chapels featuring marble and wooden altars in the Baroque style. The most outstanding is the Cappella Viscontea dedicated to St Agnes (patron saint of the Viscontis), containing 16th-century frescoes depicting the Assumption and the Coronation of the Virgin. Also remarkable are the four spandrels in the vaulted ceiling, portraying the Doctors of the church and the symbols of the Evangelists. In the inner face of the arch are six figures of Prophets. The loggia of the house adjoining the church displays some notable gravestones, enclosed into the walls.
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La chiesa parrocchiale / Parish church |
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Il campanile romanico
della chiesa di San Michele / St Michele bell tower |
Chiesa di San Michele
La chiesa di San Michele, situata nel centro del paese, è per
il suo fascino meta di studi e visite. L'edificio primitivo risale
alla metà dell'XI secolo. "Gioiello romanico e testimone
delle sue origini remote, il campanile, costruito fra il 1025 e il
1050, presenta, a seguito di una frana verificatasi nel 1585, un'accentuata
pendenza.A pianta quadrata è disposto su sei piani con monofore
di varia grandezza e una curiosa bifora con piccola colonna e capitello
a stampella decorato da un viso scolpito. La chiesa fu riedificata
nel Seicento. L'interno è ricco di affreschi ascrivibili al
XV secolo: da alcuni studiosi vengono attribuiti a Giovanni de Campo
o alla sua scuola. Merita un accenno la piccola chiesa dedicata alla
Madonna di Loreto, residenza dei Benedettini prima che si trasferissero
a San Salvatore. La chiesa (il nome e la nascita sembra siano da attribuire
alla traslazione della santa casa di Nazareth) è ricca di affreschi
del primo Cinquecento, ordinati dalla famiglia Visconti al pittore
novarese Sperindio Cagnoli.
St Michele church
The beautiful church of St Michele, located in the town center, attracts both visitors and experts. The original building dates from the mid 11th century. “A Romanesque jewel and a testimony to the distant origins of the church is the bell tower, built from 1025 to 1050, clearly leaning after a landslide occurred in 1585”. Built to a square plan, the bell tower has six stories decorated with arched windows of different size and an unusual gemel window, featuring a slender column and a capital ornamented with a face. The church was reconstructed in the 17th century. The interior displays frescoes dating from the 17th century; according to some, these paitings can be attributed to Giovanni de Campo and his school. Also worth visiting is the Madonna of Loreto, once a possession of the Benedictine friars, who eventually moved to t Salvatore. The church (built and consecrated when the Holy House of Nazareth was translated) contains frescoes dating from the early 16th century, commissioned by the Visconti family to the painter Sperindio Cagnoli of Novara
Chiesa e complesso di San Salvatore
Al culmine di una via panoramica che per circa 4 chilometri porta
dalla provinciale d'ingresso a Massino Visconti a un piazzale che
domina il lago sottostante, sorge il Santuario di San Salvatore. Questo
luogo, per la sua posizione e per la sua collocazione all'interno
di un pendio boschivo con maestosi faggi e betulle, ha da sempre ispirato
nel corso dei secoli la vocazione monastica, affermandosi come luogo
di devozione e di culto. Infatti, del suo possesso hanno beneficiato
dapprima i Benedettini, verso l'anno Mille, ai quali si deve l'originale
costruzione, visibile ora nell'attuale cappella di sinistra della
chiesa, poi gli Agostiniani, che nel 1400 vi portarono il culto della
Madonna della Cintura e che vi rimasero per più di due secoli,
per lasciarlo poi a eremiti mandati dal parroco di Massino. La forte
pendenza che costrinse in uno spazio limitato la costruzione della
chiesa e il continuo afflusso negli anni di pellegrini da tutto il
Vergante sono alla base dei continui rimaneggiamenti dell'eremo nel
corso dei secoli e dell'irregolare configurazione architettonica del
complesso. Dal cortile dell'attuale trattoria, aperta nei locali dell'antico
cenobio, si ha una suggestiva veduta d'insieme della struttura, con
le tre belle absidi dai centenari tetti di pietra. La chiesa di San
Salvatore era originariamente disposta nella direzione est-ovest,
con una sola navata chiusa da un'abside (l'attuale cappella di sinistra)
con le pareti affrescate e dotata di tre porte (due laterali e una
in fronte). Ora l'asse principale è orientato in direzione
nord-sud e nell'architrave all'ingresso è scolpita la data
del 1499, a testimonianza dell'epoca agostiniana. Nel 1690 la chiesa
fu dotata di un campanile, e nel 1699 di una sagrestia, di un nuovo
presbiterio e di una navata maggiore ortogonale. All'interno sono
conservati un reliquario di Santi e una serie infinita di ex voto.
Sul piazzale si trovano due cappelle: quella dedicata a Sant'Uguccione
conserva un ciclo di affreschi del XV secolo raffiguranti la Beata
Panacea, Sant'Abbondio e la Crocifissione. Pareti affrescate di buon
pregio artistico si ritrovano anche nelle altre cappelle del santuario:
quella dedicata in origine a Santa Maria Maddalena e oggi detta di
San Gioacchino e Sant'Anna, e quelle di San Quirico (XII secolo) e
di Santa Margherita (XIII secolo), che si raggiungono scendendo una
Scala Santa che serviva ai monaci per le celebrazioni. In particolare,
nella cappella dedicata a Santa Margherita si identificano Santa Lucia,
Sant'Agata e la Sacra Famiglia; nella cappella dedicata a San Quirico
si notano le figure dei Dottori della Chiesa e l'immagine della Madonna
e dei Santi.
St Salvatore church
The sanctuary stands atop the long panoramic street (4 km) climbing up from the province road to Massino Visconti and to the broad square overlooking the lake. Thanks to the charming location on a woody slope, among impressive beeches and birches, the place has always inspired monastic life, and is still renowned as an ideal site for peace and meditation. Around the year 1000, the area belonged to the Benedictine order; they constructed the original building, the remains of which are still visible in the chapel to the left of the church. In the 15th century the site was inhabited by the Augustian friars who consecrated it to the worship of the Virgin of the Sacred Girdle. After a period of over two centuries the Augustian left, and the place was inhabited by the Eremites sent by the parish priest of Massino. The steepness of the slopes, forcing the buildings in a limited space, and the endless transit of pilgrims from the entire Vergante imposed frequent renovations over the years, resulting in the irregular appearance of the complex. An impressive view of the entire complex can be seen from the courtyard of the restaurant located in the ancient monastery; the three beautiful apses are covered with old roof made of slates. The church of St Salvatore was originally east-to-west oriented (the existing chapel to the left); the single nave ended with an apse; the interior was decorated with frescoes and the entrance was from three doors (on the façade and to the left and right sides). Today’s building is north-to-south oriented; on the architrave over the entrance is carved the date 1499, a trace of the Augustinian period. In 1690 a bell tower was added, followed in 1699 by a sacristy, a new presbytery and a major transverse nave. The interior preserves relics of Saints and a rich collection of votive panels. Two chapels stand on the main square: the former is dedicated to St Uguccione and contains 15th century frescoes (depicting the Beata Panacea, St Abbondio and a Crucifixion). The chapel of St Gioacchino and St anne (originally dedicated to St Mary Magdalene) also contains remarkable frescoes, as well as the chapels of St Quirico (13 th century frescoes), which can be reached descending the Holy Stair, once used by the monks for celebrations. The frescoes in the chapel dedicated to St Margaret depict St Lucy, St Agatha, and the Sacred family; the chapel of St Quirico contains the portraits of the Doctors of the Church, and a Madonna with Saints.
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Chiesa di San Salvatore:
misteriosa scultura, forse celtica / St Salvatore church, sculpture |
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Chiesa di San Salvatore:
affresco di Giovanni Del Campo / Giovanni Del Campo fresco |
Castello Visconteo
Originariamente Massino aveva due castelli: il primo, denominato "Castellaccio"
fu distrutto nel 1358 da Galeazzo Visconti. Dell'attuale, che conservò
funzioni più di residenza signorile che di difesa, non si conoscono
il preciso periodo della costruzione, nella torre maggiore, una pietra
sul lato ovest indica la data del 1548. All'inizio si presentava come
un quadrilatero coronato di merli, aveva quattro torri, di cui tre
sono state demolite per ampliarlo. Anticamente aveva un ponte levatoio,
un fossato, due scale conducevano al pretorio, una di queste era detta
dei carcerati: aveva un trabocchetto sull'orlo di un profondo pozzo
in cui si trovavano delle lame di acciaio. Tali torture vennero abolite
da da Carlo Emanuele IV di Savoia nel 1797. Gli antichi spalti digradanti
e terrazzati, formano un incantevole punto panoramico, contornato
da un vasto giardino verso il lago.
Visconti Castle
Massino had originally two castles: the former, named the “Castellaccio” was destroyed in 1358 by Galeazzo Visconti. The latter, mainly used as the master residence, is of uncertain origins, although the date 1548 can be read on a stone on the west wall of the main tower. The original building of square plan and crenellated at the top, had four towers; three towers were subsequently demolished to allow enlargements. Originally there were a drawbridge, a moat, stairs leading to the “pretorio” (the tribunal; the pretorio “of the prisoners” had a trap over deep hollow with steel blades on the interior. Tortures were to be abolished by Charles Emmanuel IV of Savoy in 1797. The sloping and terraced ramparts, now surrounded by a large garden facing the lake afford an attractive panorama.
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Il Castello Visconteo / Visconti Castle |
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Il monumento agli Ombrellai /Umbrella monument |
Monumento agli ombrellai
Massino ha voluto dedicare il monumento a tutti i "lusciat"
(gli ombrellai) del Vergante, a ricordo delle grandi fatiche che hanno
dovuto sopportare, lasciando le case, le famiglie, gli affetti in
giovane età per un lavoro durissimo svolto un po' dovunque
in Europa e nel mondo.
Monument to the umbrella makers
Massino has dedicated this monument to all the umbrella makers (“lusciat” in the local dialect) from the Vergante. It stands to remember the hardships they had to suffer after leaving their homes and families to emigrate to Europe and to other countries of the world