GRANOZZO CON MONTICELLO
Nei pressi del confine meridionale della provincia, pochi chilometri
a sud di Novara, il comune di Granozzo, come suggerisce il suo nome,
è da sempre centro agricolo dedito alla coltivazione del grano,
del riso e del mais. Citato per la prima volta in un documento della
prima metà del IX secolo, il comune vide le proprie sorti legate
a quelle di Borgo Vercelli.
Granozzo is an agricultural center dedicated to wheat, rice and maize cultivation. The town was mentioned for the first time in a document of the IX century.
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Panorama / Granozzo |
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Oratorio
di Santa Maria e San Rocco / St Maria and St Rocco oratory |
Oratorio di Santa Maria e San RoccoL’antico oratorio dedicato a Santa Maria e San Rocco sorge all’ingresso
del paese provenendo da Novara, nei pressi della piazza dedicata ai
Caduti. é un edificio dalle linee semplici, a navata unica.
All’interno della chiesetta sono conservati due dipinti considerati
unici nel loro genere, uno posto sopra l’altare maggiore in
marmi policromi, raffigurante Santa Maria delle Grazie che indossa
un prezioso mantello damascato e tiene in braccio il Bambino benedicente,
anch’esso con abito damascato e scarpine nere. Ascrivibile al
XV secolo, è una rappresentazione molto amata a venerata dalla
popolazione locale. L’altro dipinto, collocato su una parete
laterale, raffigura la Madonna che allatta il Bambino seduta in trono:
anch’essa indossa un ricco mantello verde che copre interamente
la figura; il trono quasi non si vede e lo sfondo è abbellito
da un drappeggio dipinto di colore grigio-verdastro. L’opera
è riconducibile alla metà del XVI secolo e, secondo
gli storici, è attribuibile alla scuola dei Cagnola, attivi
in zona nel XV e XVI secolo.
St Maria and St Rocco oratoryThe old oratory of St Mary and St Rocco is on the edge of the town coming from Novara, near the square dedicated to those killed in action (whose dedication is a war memorial). It is a simple building with single nave. Inside the little church are two pictures considered unique of their kind, one above the high altar of polychrome marble showing St Maria delle Grazie wearing a rich damask cloak and holding in her arms the Child in benediction, also clothed in damask with little black shoes. Attributed to the 15th century, this picture is greatly loved and venerated by the local population. The other picture, on a side wall, shows the Madonna enthroned suckling the Child: she is wearing a rich green mantle which entirely covers her; the throne is hardly visible and the background enlivened by a drapery painted in a green-grey colour. This work dates from the middle of the 16th century and according to the scholars can be attributed to the school of the Cagnolas, who were working in the area in the 15th and 16th centuries.
Chiesa ParrocchialeLa parrocchiale di Granozzo dedicata all’Assunta sorge sui resti
dell’antica chiesa medievale e fu consacrata dall’allora
vescovo di Novara Carlo Bascapè alla fine del Cinquecento.
L’edificio, rimaneggiato nel corso dei secoli, consta di una
navata centrale e due navatelle laterali. All’interno si possono
ammirare un bell’altare barocco in marmi policromi dietro al
quale vi è un coro ligneo semicircolare, di semplice fattura.
Sulla parete di fondo, in posizione centrale, è collocato un
dipinto raffigurante l’Assunzione di Maria, di buona fattura
e recentemente restaurato. Degno di nota è un antico organo
Mentasti perfettamente funzionante, forse proveniente da una chiesa
novarese, posto all’interno della cantoria lignea sovrastante
il portone d’ingresso. Il campanile di graziosa forma, coevo
alla chiesa e interamente in mattoni, necessita di un intervento conservativo.
Granozzo parish churchThe Granozzo parish church of the Assumption is built over the remains of the old medieval church and it was consecrated at the end of the 16th century by the bishop of Novara, Carlo Bascapè. The building, which has undergone alterations over the centuries, consists of a central nave and two side aisles. The interior contains a fine baroque altar in polychrome marble and behind it a semicircular wooden choir of simple design. On the wall at the end, in the centre, is a picture showing the Assumption of Mary, well-executed and recently restored. Also noteworthly is an old Mentasti organ in perfect working order, perhaps originally from a church in Novara, in the wooden choir galley above the main door. The bell tower, all in brick, is of the same date as the church.
Chiesa ParrocchialeLa chiesa parrocchiale di Monticello, dedicata ai Santi Gervasio e
Protasio, è di antiche origini. Già citata nel Trecento
come sede pievana, sorge nel centro dell’abitato su una piccola
altura accessibile attraverso una scenografica e antica scalinata
in blocchi di pietra. E' a navata unica con abside semicircolare.
All’interno è possibile ammirare un dipinto del XVII
secolo raffigurante l’Annunciazione, oltre all’altare
barocco in marmi policromi.
Monticello parish churchThe parish church of Monticello, dedicated to Saints Gervasio and Protasio, is of ancient origins. Recorded as early as the 14th century as the parochial seat, it is in the village centre on a small rise with a beautiful old flight of steps in block of stone leading up to it. It has a single nave with semicircular apse. The interior contains a 17th century painting of the annunciation as well as a baroque altar in polychrome marble.
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Chiesa
parrocchiale di Monticello / Monticello parish church |
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Villa
Malinverni |
Villa MalinverniAccanto alla chiesa parrocchiale di Monticello sorge Villa Malinverni,
edificata sull’area di un antico castello citato per la prima
volta nel 1166 e successivamente nel 1347. Diversi furono i feudatari
che si succedettero nel corso dei secoli: i Bagliotti, i Caccia,
i Guilizzoni e i Serale. Attualmente la costruzione è fatiscente
e diroccata: si compone di due edifici staccati e vi si possono
ancora intravedere le decorazioni che contornano le finestre.
Villa MalinverniVilla Malinverni is near to the parish church of Monticello, it was built on the site of an ancient castle mentioned for the first time in 1166 and later in 1347. Various feudal overlords succeeded each other over the centuries: Bagliotti, Caccia, Guilizzoni and Serale. Today the building is falling into ruins: it is composed of two separate edifices where the decorations surrounding the windows can still be seen.