RISORSE
  • Abitanti:
    Inhabitants number :
    9012

    Superficie
    Surface
    kmq: 14,61

    Altitudine sul mare:
    Altitude:
    226 m

    Denominazione degli abitanti:
    Inhabitants:
    castellettesi

    Altre località:
    Towns:
    Aronco,
    Asseri,
    Cicognola,
    Dorbie,
    Glisente,
    Pozzola,
    Valloni,
    Villaggi
  • Cascine:
    Farms:
    Landa,
    Malpensa,
    Valloni


    Festa patronale:
    Patrons:
    S. Antonio Abate (17/01)

    Altre feste:
    Festivities:
    Carnevale "al Bartula"
    Festa di Cicognola
    Festa dell'Assunta
    Festa Fraz.
    Buzzurri
    Festa "Incontro di fine estate" del rione Beati-Pozzola


    Mercato:
    Market:
    sabato
    saturday

    Telefono:
    Phone:
    0331
    (Municipio/ Town Hall 0331 97 19 20)

    Codice Postale:
    Postal code:
    28053
  • Sito internet:
    www.comune.
    castellettosopraticino.no.it

TURISMO

CASTELLETTO SOPRA TICINO


Di Castelletto, lo scrittore inglese Samuel Butler parla nella sua opera Alpi e Santuari del Piemonte e del Canton Ticino, come di un "posticino quieto e tranquillo ....con una vista superba del Monte Rosa ... il Ticino vi scorre subito dopo aver lasciato il lago...". Sede di insediamenti preistorici riferiti al periodo "golasecchiano", gli scavi, eseguiti nel 1875, hanno portato alla luce sepolcreti databili all'Età del Ferro. Nel Medioevo appartenne ai conti di Pombia prima e ai conti di Biandrate poi. Nel 1466 divenne proprietà dei Casati, i quali lo cedettero ai Visconti nel secolo successivo. Oggi è un attivo centro turistico, artigianale e di terziario avanzato.

The English writer Samuel Butler describes Castelletto as a "quiet and peaceful town .... with superb views of Monte Rosa ... the Ticino rever flows after leaving the lake ...".
Excavations, carried out in 1875, have revealed tombs dating to the iron age.
In the Middle Ages, Casteletto, belonged to Pombia and than to Biandrate. In 1466 became property of Casati, and than to Visconti. Today is an active tourist centre.


Castello Visconti
Sorge su un poggio digradante verso il corso del Ticino. Nel Medioevo appartenne a varie casate nobiliari. Durante l'epoca viscontea divenne un baluardo dello scacchiere difensivo del Ticino. Dell'antica struttura a pianta quadrangolare rimangono due delle originali quattro torri fortificate. Sulla facciata principale è ancora visibile lo stemma dei Visconti d'Aragona, in pietra bianca d'Angera. In seguito l'antico maniero fu trasformato in una prestigiosa dimora di campagna, residenza dei Visconti d'Aragona e d'Ornavasso, i cui discendenti vi soggiornano tuttora. La "rocha", con la sua presenza austera e il fascino della sua storia fu motivo di ispirazione ambientale per il romanzo "Marco Visconti" di Tommaso Grossi.

Visconti Castle
The castle stands on a hill sloping down to the Ticino river. In Middle Age it was owned by various noble families. During the Visconti period it became rampart of the defence zone of the Ticino. Two remaining fortified towers of the original four testify the quadrangle plan of the ancient structure. On the main façade the family crest of the Visconti d’Aragona is still visible, in white Angera stone. Subsequently the ancient castle became an elegant country residence of the Visconti d’Aragona and d’Ornavasso, whose descendants still stay there. The “rocha”, with its austere look and its fascinating history was inspiration for Tommaso Grossi’s novel “Marco Visconti”.

Chiesa parrocchiale e Torre campanaria
Parish church

Castello Visconti
Visconti Castle


Chiesa parrocchiale
L'attuale parrocchiale dedicata a S. Antonio Abate venne costruita tra il 1765 ed il 1775 demolendo la precedente chiesa risalente alla fine del XV secolo. Ancora oggi non si conosce l'autore del progetto di questa chiesa.
La facciata a due piani, caratterizzata da statue in cotto venne realizzata nel 1875 dall'architetto Ercole Marietti il quale seguì anche il rifacimento dello spazio interno laddove si alternarono per gli stucchi Giovanni Gianoli di Campertogno e Giacomo Grosso, mentre per le pitture Paolo Maggi, Mosè Turri, Pietro e Pompeo Ramella Sperati. All'interno si trova un altare, dedicato alla B. V. del Rosario, proveniente dalla chiesa di S. Maria della Scala di Milano, demolita nel 1776 per la costruzione dell'omonimo teatro. Molto interessanti e ben conservate sono due tele, di mano ignota, del XVIII sec. rappresentanti l'una Il Transito di S. Antonio Abate, l'altra S.Serafino, S. Antonio da Padova, la Vergine con il Bambino, un santo e degli angeli in volo. Infine da apprezzare la cancellata che separa il presbiterio dall'oratorio della confraternita del SS. Sacramento e Rosario. La torre campanaria venne eretta tra il 1832 ed il 1835 su progetto dell'architetto Giovanni Molli, alle spese concorsero la parrocchia, il comune e la popolazione. Le attuali campane vennero collocate nella cella solo nel 1842, furono relizzate a Varese dal Fonditore Felice Bizzozero.

Parish Church

The present-day church of S. Antonio Abate was built between 1765 and 1775, demolishing the previous 14th century church. Today the architect who planned this church still remains unknown. The façade built on two levels and adorned with terracotta statues was designed in 1875 by the architect Ercole Marietti who is also responsible for the reconstruction of the interior. Here the stuccoes are by Giovanni Gianoli from Campertogno and Giacomo Grosso and the paintings are by Paolo Maggi, Mosè Turri, Pietro and Pompeo Ramela Sperati. The interior also contains an altar dedicated to the Blessed Virgin of the Rosary from the church of S. Maria of the Scala of Milan which was destroyed in 1776 for the construction of the theatre bearing the same name. Very interesting and well preserved are two paintings by an unknown artist from the 18th century, one illustrating the Transit of St Anthony Abbot, the other S. Serafino, St Anthony of Padua, the Virgin and Child, a saint and flying angels.  Also of interest is the gate separating the presbytery from the confraternity of the Holy sacrament and Rosary. The bell tower was built between 1832 and 1835 by the architect Giovanni Molli, commissioned by the church and the townpeople. The bells were not put into the belfry until 1842 and were made in Varese by the iron foundry of Felice Bizzozero.


Chiesa di Santa Maria d'Egro
La chiesa cimiteriale è situata nella campagna d'Egro (dal latino ager). L'attuale edificio sorto sui resti di uno preesistente fu iniziato nel 1614 e terminato nel 1636. A pianta rettangolare presenta tre navate, con il presbiterio rialzato volto ad oriente. Il suo affresco più antico, di recente restaurato, raffigura la Madonna della Rosa in trono col Bambino. Durante il conflitto tra l'esercito franco-sabaudo e quello imperiale spagnolo di Milano l'edificio fu adibito ad ospedale. All'interno sono ancora conservate iscrizioni ed incisioni che ripropongono scorci di storia locale, in particolare i sigilli sugli antichi sepolcri delle Confraternite del Suffragio, del Santissimo Sacramento e del Rosario, oltre a quelli relativi ai Visconti ed al Convento delle Orsoline.

St Maria d’Egro church
The cemetery church is situated in the countryside of Egro (from the latin ager). The present-day building standing on the remains of a pre-existing church was started in 1614 and finished in 1636. It is on a rectangular plan with three naves and a raised presbytery facing east. Its most ancient fresco, recently restored, represents the Madonna of the Rose enthroned with Child. During the struggles between the French-Savoy army and the imperial Spanish one of Milan the building was used as a hospital. In the interior are inscriptions and engravings giving us an insight into local history, particularly the seals on the ancient of the Suffragio, the Holy Sacrament and the rosary, as well as those of the Visconti family and the convent of the Ursulines.



Oratorio di Sant'Ippolito

Sorge fuori dal centro abitato, nella frazione di Glisente, ed è già citato in un inventario del 1618. Gli affreschi esistenti sono infatti databili al 1449 e 1543. L'edificio, a una navata, appartenne in passato alla casa Visconti d'Aragona.

St Ippolito oratory

It is situated outside the town, in the hamlet of Glisente and is already mentioned in an inventory from 1618. The frescoes can be dated from 1449 and 1543. The building, with a single nave, was owned in the past by the Visconti d’Aragona.


Chiesa di San Carlo
Fu eretta, ad una sola navata, nella prima metà del secolo XVIII, in località Borgoratto, per volontà della Confraternita del Suffragio. È dedicata al santo Borromeo, raffigurato esternamente con la Vergine in un affresco ed all'interno nella volta centrale. Da parecchi anni chiusa al culto e oggetto di un inesorabile processo di degrado, è ora in fase di ristrutturazione.

St. Carlo church

This church with a single nave was built in the first half of the 18th century in the town of Borgoratto, by the Confraternity of the suffrage. It is dedicated to saint Borromeo, who is represented on the outside with the Virgin in a fresco and inside on the main vault. The church, which for many years was closed to worshippers and gradually falling into ruin, is now undergoing restoration.