CASTELLETTO SOPRA TICINO
Di Castelletto, lo scrittore inglese Samuel Butler parla nella sua
opera Alpi e Santuari del Piemonte e del Canton Ticino, come di un
"posticino quieto e tranquillo ....con una vista superba del
Monte Rosa ... il Ticino vi scorre subito dopo aver lasciato il lago...".
Sede di insediamenti preistorici riferiti al periodo "golasecchiano",
gli scavi, eseguiti nel 1875, hanno portato alla luce sepolcreti databili
all'Età del Ferro. Nel Medioevo appartenne ai conti di Pombia
prima e ai conti di Biandrate poi. Nel 1466 divenne proprietà
dei Casati, i quali lo cedettero ai Visconti nel secolo successivo.
Oggi è un attivo centro turistico, artigianale e di terziario
avanzato.
The English writer Samuel Butler describes Castelletto as a "quiet and peaceful town .... with superb views of Monte Rosa ... the Ticino rever flows after leaving the lake ...".
Excavations, carried out in 1875, have revealed tombs dating to the iron age.
In the Middle Ages, Casteletto, belonged to Pombia and than to Biandrate. In 1466 became property of Casati, and than to Visconti. Today is an active tourist centre.
Castello Visconti
Sorge su un poggio digradante verso il corso del Ticino. Nel Medioevo
appartenne a varie casate nobiliari. Durante l'epoca viscontea divenne
un baluardo dello scacchiere difensivo del Ticino. Dell'antica struttura
a pianta quadrangolare rimangono due delle originali quattro torri
fortificate. Sulla facciata principale è ancora visibile lo
stemma dei Visconti d'Aragona, in pietra bianca d'Angera. In seguito
l'antico maniero fu trasformato in una prestigiosa dimora di campagna,
residenza dei Visconti d'Aragona e d'Ornavasso, i cui discendenti
vi soggiornano tuttora. La "rocha", con la sua presenza
austera e il fascino della sua storia fu motivo di ispirazione ambientale
per il romanzo "Marco Visconti" di Tommaso Grossi.
Visconti Castle
The castle stands on a hill sloping down to the Ticino river. In Middle Age it was owned by various noble families. During the Visconti period it became rampart of the defence zone of the Ticino. Two remaining fortified towers of the original four testify the quadrangle plan of the ancient structure. On the main façade the family crest of the Visconti d’Aragona is still visible, in white Angera stone. Subsequently the ancient castle became an elegant country residence of the Visconti d’Aragona and d’Ornavasso, whose descendants still stay there. The “rocha”, with its austere look and its fascinating history was inspiration for Tommaso Grossi’s novel “Marco Visconti”.
Chiesa parrocchiale
e Torre campanaria |
Castello Visconti |
Chiesa parrocchiale
L'attuale parrocchiale dedicata a S. Antonio Abate venne costruita
tra il 1765 ed il 1775 demolendo la precedente chiesa risalente
alla fine del XV secolo. Ancora oggi non si conosce l'autore del
progetto di questa chiesa.
La facciata a due piani, caratterizzata da statue in cotto venne realizzata
nel 1875 dall'architetto Ercole Marietti il quale seguì anche
il rifacimento dello spazio interno laddove si alternarono per gli
stucchi Giovanni Gianoli di Campertogno e Giacomo Grosso, mentre per
le pitture Paolo Maggi, Mosè Turri, Pietro e Pompeo Ramella
Sperati. All'interno si trova un altare, dedicato alla B. V. del Rosario,
proveniente dalla chiesa di S. Maria della Scala di Milano, demolita
nel 1776 per la costruzione dell'omonimo teatro. Molto interessanti
e ben conservate sono due tele, di mano ignota, del XVIII sec. rappresentanti
l'una Il Transito di S. Antonio Abate, l'altra S.Serafino, S. Antonio
da Padova, la Vergine con il Bambino, un santo e degli angeli in volo.
Infine da apprezzare la cancellata che separa il presbiterio dall'oratorio
della confraternita del SS. Sacramento e Rosario. La torre campanaria
venne eretta tra il 1832 ed il 1835 su progetto dell'architetto Giovanni
Molli, alle spese concorsero la parrocchia, il comune e la popolazione.
Le attuali campane vennero collocate nella cella solo nel 1842, furono
relizzate a Varese dal Fonditore Felice Bizzozero.
Parish Church
Chiesa di Santa Maria d'Egro
La chiesa cimiteriale è situata nella campagna d'Egro (dal
latino ager). L'attuale edificio sorto sui resti di uno preesistente
fu iniziato nel 1614 e terminato nel 1636. A pianta rettangolare presenta
tre navate, con il presbiterio rialzato volto ad oriente. Il suo affresco
più antico, di recente restaurato, raffigura la Madonna della
Rosa in trono col Bambino. Durante il conflitto tra l'esercito franco-sabaudo
e quello imperiale spagnolo di Milano l'edificio fu adibito ad ospedale.
All'interno sono ancora conservate iscrizioni ed incisioni che ripropongono
scorci di storia locale, in particolare i sigilli sugli antichi sepolcri
delle Confraternite del Suffragio, del Santissimo Sacramento e del
Rosario, oltre a quelli relativi ai Visconti ed al Convento delle
Orsoline.
St Maria d’Egro church
The cemetery church is situated in the countryside of Egro (from the latin ager). The present-day building standing on the remains of a pre-existing church was started in 1614 and finished in 1636. It is on a rectangular plan with three naves and a raised presbytery facing east. Its most ancient fresco, recently restored, represents the Madonna of the Rose enthroned with Child. During the struggles between the French-Savoy army and the imperial Spanish one of Milan the building was used as a hospital. In the interior are inscriptions and engravings giving us an insight into local history, particularly the seals on the ancient of the Suffragio, the Holy Sacrament and the rosary, as well as those of the Visconti family and the convent of the Ursulines.
Oratorio di Sant'Ippolito
Sorge fuori dal centro abitato, nella frazione di Glisente, ed è
già citato in un inventario del 1618. Gli affreschi esistenti
sono infatti databili al 1449 e 1543. L'edificio, a una navata, appartenne
in passato alla casa Visconti d'Aragona.
St Ippolito oratory
It is situated outside the town, in the hamlet of Glisente and is already mentioned in an inventory from 1618. The frescoes can be dated from 1449 and 1543. The building, with a single nave, was owned in the past by the Visconti d’Aragona.
Chiesa di San Carlo
Fu eretta, ad una sola navata, nella prima metà del secolo
XVIII, in località Borgoratto, per volontà della Confraternita
del Suffragio. È dedicata al santo Borromeo, raffigurato
esternamente con la Vergine in un affresco ed all'interno nella
volta centrale. Da parecchi anni chiusa al culto e oggetto di un
inesorabile processo di degrado, è ora in fase di ristrutturazione.
St. Carlo church