RISORSE
  • Abitanti:
    Inhabitants number :
    2534

    Superficie
    Surface
    kmq: 14,76

    Altitudine sul mare:
    Altitude:
    204 m

    Denominazione degli abitanti:
    Inhabitants:
    carpignanesi

    Altre località:
    Towns:
    Cascinetta
  • Cascine:
    Farms:
    Bosco,
    Comunità,
    Giardino


    Festa patronale:
    Patrons:
    St Croce

    Mercato:
    Market:
    mercoledì
    wednesday

    Telefono:
    Phone:
    0321
    (Municipio/ Town Hall 0321 82 44 01)

    Codice Postale:
    Postal code:
    28064
TURISMO

CARPIGNANO SESIA



Posta a nord ovest di Novara, bagnata dal fiume Sesia, e al confine tra pianura e collina, Carpignano ha chiare origini romane.
A testimoniare questa tesi, oltre alla denominazione latina "Calpinianum", sono da segnalare il ritrovamento di vari reperti tra i quali alcune urne cinerarie in terracotta. Nel Medioevo si legò alle vicende della vicina Biandrate e fu sottoposta ai marchesi del Monferrato prima e ai Visconti poi.

Carpignano, near Sesia rever, has roman origin. In the Middle Ages was tied to Biandrate events and was subjected to the Marquis of Monferrato first and then to the Visconti.


Chiesa di San Pietro
Molto interesse storico e artistico ha sempre destato tra gli studiosi la Chiesa di San Pietro in Carpignano. Edificata nel castrum di Carpignano, secondo gli storici, nella prima metà del secolo XI forse inizialmente come cappella castrense. All'epoca di Innocenzo II, nel 1141, la chiesa passò ai monaci cluniacensi. A questo periodo risalgono le prime opere di ristrutturazione. Furono costruite nei pressi della chiesa gli edifici che accoglievano i monaci, la sala capitolare e gli altri vani accessori che caratterizzano tutti i monasteri. Degne di nota le soluzioni architettoniche: il tentativo di suddividere le navate interne con rudimentali volte a crociera nervate: un esempio, uno dei più antichi dell'Italia settentrionale, è ancora visibile all'interno della navatella sud presso l'abside. Da segnalare, infine, la sua posizione, perchè l'edificio è totalmente inglobato nell'antico Castello di Carpignano, ove erano un tempo le abitazioni che formavano il Ricetto. Le sue attuali condizioni sono in avanzato stato di degrado: nella metà del secolo scorso fu sconsacrata e divisa tra diversi proprietari che la trasformarono in un insieme di cantine e depositi modificandone l'aspetto e la struttura originaria. Dell'esterno si può vedere solo la facciata rivolta verso l'interno del cortile dove, sopra l'ingresso principale, campeggia l'affresco raffigurante lo stemma dei Della Porta, famiglia nobile novarese, e le tre absidi, che si affacciano sull'odierna Via Carducci.Il lato più integro e architettonicamente interessante è il fianco della navata sud che, oltre alla muratura estremamente rozza e primitiva, conserva tre monofore di epoche diverse e la teoria di archetti pensili quasi integra: la visita a questo lato della chiesa è molto difficoltosa in quanto esso è situato in un cavedio di proprietà privata. La costruzione è divisa in tre navate di quattro campate ciascuna, coperte da volte a crociera, terminanti in tre absidi semicircolari. L'interno, dopo i primi lavori di recupero, si presenta ora libero nelle sue dimensioni originali; sulle pareti, coperte da intonaci, rimangono tracce di antichi affreschi: i più interessanti sono visibili sulla superficie della calotta dell'abside maggiore e rappresentano il Cristo Pantocratore e i Dodici Apostoli. Altri, risalenti al periodo gotico, raffigurano Santa Caterina da Siena e la Madonna dell'Annunciazione con l'Arcangelo Gabriele. Ora questo bene architettonico è sottoposto a interventi di restauro.

St Peter church
The church of St Peter in Carpignano has always benn the object of great historical and artistic interest among scholars. According to historians it was built in the castrum of Carpignano in the first half of the 11th century probably as a castle chapel. At the time of Innocenzo II, in 1411, the church passed to the Cluniac monks. The earliest reconstruction dates from thi period. The monk’s living quarters, the chapter house and all the orther rooms and annexes characteristic of a monastic establishment were built near the church. The architectural solutions are interesting: the attempt to sub-divide the internal aisles with rudimental ribbed cross vaults: \an example of this, one of the most ancient in northern Italy, is still visible in the small southern aisle next to the apse. Its position is also of interest, since the building is completely incorporated in the ancient castle of Carpignano, where the houses forming the Ricetto, or common retreat, once used to be. Its present conditions are in a deplorable state of decay; in the middle of the last century it was deconsecrated and divided amongst various owners who transformed it into cellars and warehouses, altering the original structure and appearance. From the outside it is only possible to see the façade giving onto the internal courtyard, where, above the main entrance, is the fresco of the coat-of-arms of the Della Porta family, nobles of Novara, and the three apse, which are on the present-day via Carducci. The best-preserved and architecturally most interesting part is the side of the south aisle, which as well as the very crude and primitive masonry, still has three single-light windows of different periods and an almost unbroken series of small arches. It is not easy to view this side of the church, as it is situated in private property. The building is divided into three naves of four bays each, covered by cross vaults ending in three semicircular apses. The interior, after the first repairs, can now be seen in its original form. On the plaster-covered walls are traces of ancient frescoes: the most interesting are the ones on the conch of the main apse representing Christ Pantocrator and the twelve Apostles. Others, dating from the Gothic Period, represent Santa Caterina of Siena and the Madonna of the Annunciazione with the Archangel Gabriel. This architectural heritage is now undergoing further restoration.

 

Chiesa di S. Pietro: zona absidale / St Peter church

 

Castello (Ricetto): il torchio che risale al 1575 / Ricetto Castle


Palazzo Comunale e tettoie del mercato
Il Palazzo Comunale (ex casa Badini-Nasi), di gusto neoclassico, è situato in Piazza Libertà ed è ora sede del Comune. La tradizione riferisce che la facciata dell'edificio fu progettata da Alessandro Antonelli: non esistono al riguardo dati certi, e anche le ricerche nei competenti archivi hanno dato esito negativo; resta solo il fatto che le caratteristiche architettoniche sono proprie dello stile dell'architetto. Gradevole è la tettoia metallica del mercato, situata in Piazza Marconi, risalente ai primi del Novecento e recentemente restaurata.

Town hall and market roofs
The town hall (former Badini-Nasi house) in neoclassic style is located in "piazza della Libertà". According to tradition the façade was planned by Alessandro Antonelli but there is no reliable evidence to prove this and researches in the archives have brought nothing to light; there remains only the fact that the architectural features reflect the style of Antonelli. The attractive metal roofing of the market in piazza Marconi dates from the beginning of the 20th century and has been recently restored.


Chiesa Parrocchiale
Imponente edificio settecentesco, la parrocchiale, edificata su una precedente chiesa medievale e dedicata all'Assunta, domina la piazza principale del paese. È ad aula unica, con quattro cappelle laterali e una cupola. Interessanti e di un certo pregio sono le opere custodite nell'edificio religioso: una tela di Lorenzo Peracino raffigurante il Suffragio delle Anime del Purgatorio, datata 1771, è collocata sopra l'altare della prima cappella a sinistra; una fantasiosa scenografia settecentesca con figure e rappresentazioni sacre occupa l'interno della volta della cupola. Degni di nota gli altari settecenteschi in marmi policromi.

Parish Church
The parish church, an imposing 16th century building built on a previous medieval church and dedicated to he Assunta, is located in the town’s main square. It consists of a single hall, with four side chapels and a dome. The works of art in the church interior are interesting and quite valuable: on the altar of the first chapel to the left is a canvas from 1771 by Lorenzo Peracino representing the praying of the souls in Purgatory; while on the vault of the dome is an imaginative 18th century tableau with sacred figures and scenes. Also worthy of attention are the 18th century polychrome marble altars.



Fronte del Ricetto sulla centrale via Castello
Ricetto Castle

Castello (Ricetto)
Carpignano si è sviluppato nel tempo attorno a un nucleo abitato assai antico e storicamente importante: il Ricetto, o zona del Castello. Le prime notizie del Ricetto di Carpignano risalgono al XII secolo, ma forse le sue origini sono precedenti, come dimostra la Chiesa di San Pietro. Nel 1362, la fortezza di Carpignano resistette con successo agli assalti della compagine inglese, comandata dal tedesco Stertz, al soldo dei Monferrato, durante la contesa con i Visconti che distrussero nel 1364, in una pausa della guerra, il castello per evitare che diventasse baluardo dei Piemontesi. Più volte ricostruito, fu dotato nel 1421 dell'ultima cinta muraria, che fu poi distrutta nei secoli successivi. La struttura del Ricetto è molto irregolare ma tende a un andamento di forma circolare: sulla strada principale si innestano numerose vie secondarie strette e acciottolate. Gli edifici sono in gran parte del Trecento e del Quattrocento. Sulla via centrale (Via Castello), inserita nel complesso medievale, si trova la cantina che ospita il torchio a peso datato 1575. La cantina è formata da tre ampi locali, nel primo dei quali si trova il monumentale torchio, costituito da un tronco di legno d'olmo di 13 metri di lunghezza, utilizzato come peso per la spremitura delle uve. È il torchio più antico, di questo genere, conservatosi fino ai giorni nostri in Piemonte

Castle (Ricetto)
Carpignano grew up during the course of time around a very old and historically important centre of life: the Retreat, or zone of the castle. The earliest information about the Retreat of Carpignano dates from 12th century, although its origins are probably older, as the church of St Peter demonstrates. In 1362 the fortress of Carpignano successfully withstood the attacks of the English under the command of the German Stertz hired by the Monferrato family, during the struggles with the Visconti who destroyed the castle in 1364 during a halt in hostilities to avoid it becoming a rampart of the Piedmontese. It was rebuilt many times and in 1421 the last surrounding wall, which was destroyed in the following centuries, was added. The structure of the Retreat is very irregular but tends to be circular in shape: numerous narrow pebbled side streets run off the main street. The buildings are mostly from the 14th and 15th centuries. On the main street (via Castello), inside the medieval nucleus, is the cellar with a press dated 1575. The cellar consists of three large rooms, in the first of which is the monumental press made out of a 13m long elm trunk and used as a weight to press grapes. The press is the most ancient one of its kind to have been preserved in Piedmont up till the present day.