Palazzo Longoni / Longoni palace
Chiesa ParrocchialeSituata nella piazza al centro del borgo, la parrocchiale dedicata
ai Santi Bartolomeo e Gaudenzio fu progettata nel 1858 dall'architetto
Alessandro Antonelli e costruita tra il 1858 e il 1862. L'antica chiesa
(1289) era intitolata a San Gaudenzio ma non era insignita della dignità
parrocchiale in quanto già un'altra chiesa, situata oltre l'Arbogna
e dedicata a San Bartolomeo, usufruiva di questo beneficio. Solo nel
1568 venne riconosciuto il titolo di parrocchiale al nuovo edificio
sorto in paese, in sostituzione di quello medievale. L'edificio antonelliano,
in stile neoclassico, ha una sola navata, preceduta da un pronao con
quattro colonne in granito e capitelli corinzi che sostengono un'architrave
con timpano. All'interno, l'altare maggiore in marmi policromi è
del 1754. Il campanile secentesco è stato inglobato nella nuova
costruzione.
Parish churchThe parish church of St Bartolomeo e St Gaudenzio, in the square in the centre of town, was planned in 1858 by the architect Alessandro Antonelli and built between 1858 and 1862. The old church of 1289 was dedicated to St Gaudenzio but not invested with parochial status since another church, situated beyond the river Arbogna and dedicated to St Bartolomeo, already fulfilled this role. It was not until 1568 that the new building in town replacing the medieval one was recognised as the parish church. Antonelli’s construction, in the neoclassical style, has a single nave in front of which is a vestibule with four granite columns and Corinthian capitals which support an architrave and tympanum. The high altar of polychrome marble in the interior dates from 1754. The 17th century bell tower was incorporated into the new building.
SS. Bartolomeo e Gaudenzio / St Bartolomeo and St Gaudenzio church |
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Chiesa di S. Rocco: campanile / St Rocco bell tower |
Chiesa di S. Maria / St Maria church |
Cascina Caccia / Caccia farm |
Cascina CacciaIl complesso rurale sorge in aperta campagna, lungo la strada
che da Borgolavezzaro conduce a Nicorvo. Fu edificato nel Cinquecento
dalla nobile famiglia novarese dei Caccia, già feudataria
del borgo dal 1449 al 1560. Soggetta ad ampliamenti in età
barocca, la cascina si presenta a corte quadrata e chiusa. Si
notano tracce barocche nella deteriorata meridiana settecentesca
e nella struttura a volta ribassata delle stalle. Caccia farmThis country house is in the open country on the road from Borgolavezzaro to Nicorvo. It was built in the 16th century by the Caccia family, mobles from Novara and the former feudatories of the village from 1449 to 1560. The building was extended in the Baroque period and has an enclosed square courtyard. Traces of the Baroque style can be seen in the dilapidated 18th century meridian and in the law vaulted structure of the stables. |
Cascina Molino
NuovoL'aspetto attuale del cascinale si deve agli interventi ottocenteschi,
che ampliarono considerevolmente l'originario nucleo di due
soli edifici. Anticamente denominata Cascina dell'Assunta, era
proprietà del Capitolo della Cattedrale di Novara, ed
è situata lungo il cavo Molino Molino Nuovo farmThe farm buildings owes their present appearance to alterations of the 19th century, in which the original nucleus of two edifices was considerably extended. Known in former times as the Assunta farm, it was the property of the chapter of Novara cathedral and is situated on the Molino canal. |
Il mulino della Cascina Molino Nuovo |
Campo della GhinaRaccoglie, su una superficie di circa due ettari, una serie
di piccoli habitat caratteristici dell'antica Pianura Padana.
"Arredati" con la vegetazione autoctona più
consona vi sono: un laghetto con acque profonde che ospita un
isolotto raggiungibile attraverso un ponticello di legno; dossi
che si elevano sul piano circostante; un boschetto allagato
di ontani; un piccolo tifeto e un altrettanto piccolo canneto;
fossatelli; un brandello di bosco planiziale. Il Campo della
Ghina assume oggi l'importanza di un giardino botanico che sa
offrire riscontri concreti ai fini del riconoscimento di alberi
e arbusti: a tale scopo un esemplare per ogni specie è
stato classificato col nome italiano, col nome scientifico e,
quando conosciuto, con quello dialettale. “Campo della ghina”This is a group of small habitats typical of the old Po plain, gathered together in an area of about two hectares. The best examples of indigenous vegetation are to be found in a pond of deep water in which there is a little island reached by a wooden bridge; in hillocks rising out of the surrounding flat terrain; in a copse covered with alders; in a small patch of cat’s-tails and an equally small reed bed; in little ditches and in a remnant of woodland. Today the Campo della Ghina has the importance of a botanical garden in that it offers a concrete comparison for the purpose of identifying trees and shrubs; to this end an example of each species has been classified with the Italian name, the scientific name and, where known, the name in dialect. |
Il laboratorio
Agogna MortaIl laboratorio di Ecologia all'aperto "Agogna Morta"
è un'iniziativa finalizzata alla salvaguardia dell'ultima
grande lanca piemontese del torrente Agogna. Sulle sue rive
e sui terreni limitrofi ha preso avvio nel 1991 un progetto
di ripristino della vegetazione della zona umida e dell'antico
bosco planiziale. Si stanno effettuando studi relativi all'evoluzione
della flora: l'area è stata suddivisa in parcelle sulle
quali viene valutata la diversa efficacia di possibili metodi
di manutenzione del giovane impianto. La sperimentazione del
rimboschimento naturalistico con specie rigorosamente autoctone
viene integrata con osservazioni sul popolamento di mammiferi,
uccelli, rettili, anfibi, pesci, e con lo studio degli insetti
e dell'evoluzione dei funghi. |
"Agogna morta" |
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Campo
della SciuräE' un terreno, compreso in un'area assai più vasta
e con identiche caratteristiche, costituito da sabbie molto
fini e di pezzature uniforme. Tale tipologia di terreni, la
cui formazione è da far risalire alle alluvioni collegate
all'ultima glaciazione e al successivo rimodellamento ad opera
del vento, prende qui il nome di "sabbioni" e, nella
vicina Lomellina, di "dossi". I "sabbioni"
sono oggi sempre più compromessi dal massiccio prelievo
delle sabbie che li costituiscono e stanno rapidamente scomparendo.
L'iniziativa del Campo della Sciurä ha lo scopo di salvaguardare
questa peculiare realtà geologica e di riportarvi,
ricostruendolo, l'originario querceto a farnia, cioè
la copertura vegetazionale che, in assenza del disturbo antropico,
caratterizza questi suoli. “Campo della sciura”This piece of land, within a much lager area with identical characteristics, is formed of very fine sand and even cut areas. It is a soil type whose formation has its origins in the alluvial deposits of the last Ice Age and in the subsequent reshaping due to the wind, and which is known here as “sabbioni” (coarse sand) and in the neighbouring Lomellina district as “dossi”. The sabbioni are being increasingly threatened by the largescale removal of the sands forming them and are fast disappearing. The aim of the Campo della sciura project is to protect this distinctive geological structure and to reintroduce, by replanting them, the oak woods which when free from human interference, represent the original vegetation of these lands |