BOCA
Centro agricolo e vinicolo conosciuto per la produzione del "Boca",
vino D.O.C., è inserito, in parte, nel territorio collinare
del Parco del Monte Fenera. Con "Bauca", e poi in latino
con "Bocha", si nominava un vasto territorio collinare in
cui erano presenti i due insediamenti di "Plazo", l'attuale
Boca e "Muzano" (ora Maggiora).Nel Medioevo appartenne al
Comitato di Pombia, fu ceduto nel 1025 al Vescovo di Novara, passò
ai Conti di Biandrate e nel XIII secolo al comune di Novara; fu poi
possesso di Galeazzo Visconti.
Boca is a wine and agricultural center known for the "Boca", DOC (wine) production
With “Bauca” and then in latin with “Bocha” was called a vast area where there were two towns “Plazo”, Boca and “Muzago” (now Maggiora). In the Middle Ages belonged to the Committee Pombia, was sold in 1025 to the Bishop of Novara, passed to the Counts of Biandrate and in the thirteenth century to Novara was then to Galeazzo Visconti.
Chiesa ParrocchialeLa chiesa parrocchiale, ora dedicata a San Gaudenzio, anticamente
intitolata allo Spirito Santo, sorge sopra un'altura alla quale si
accede salendo un'ampia scalinata costruita all'inizio di questo secolo.
Originariamente a navata unica, forse a croce latina, l'edificio si
presenta oggi in stile rinascimentale. Nell'anno 1682 il parroco di
Boca D. Ferrari fece aggiungere le due navate laterali sorrette da
colonne in granito di Alzo. "...l'altare maggiore di marmi pregiati,
è sormontato da svelto tempietto: fu compiuto nel 1786 e sostitu"
l'altro in legno, artisticamente migliore, ma cadente, il quale trovasi
ora in abbandono nella chiesetta del cimitero, in attesa di essere
riabilitato...". Vi rimase per oltre duecento anni, oggetto di
vandalismi e furti di alcune sue parti, si trova ora di nuovo nell'edificio
parrocchiale adibito ad altare laterale. "Il coro è dominato
da un gran quadro, raffigurante la Gloria di San Gaudenzio di ignoto
autore del 1700, di buona esecuzione". "Il vecchio pavimento
che era molto logoro venne nell'anno 1891 totalmente rifatto e formato
di piastrelle che concorrono ad aumentare il decoro di questo sacro
edificio". Della Parrocchiale, cos" minuziosamente descritta
nella "Novaria Sacra" dei primi anni del novecento, rimane
solo il presbiterio con l'abside, la sacrestia e il campanile. Sul
finire degli anni sessanta la chiesa viene dichiarata pericolante
e si interviene con massicci interventi di consolidamento.
Parish churchThe parish church, now dedicated to St Gaudenzio, formerly to the Holy Spirit, is on a rise reached by climbing a wide flight of steps built at the beginning of the 20th century. Originally the building consisted of a single nave, perhaps on a Latin cross plan, and is now in the Renaissance style. In the year 1682 the parish priest of Boca, D. Ferrari, caused the two side aisles supported on ppillars made of Alzo granite to be added. “..the high altar of fine marble, with a graceful little temple on top: it was finished in 1786 and replaced the other in wood, artistically superior but decrepit, which has now been abandoned in the little cemetery church while waiting to be resotred..”It stayed there for over two hundred years, the object of vandalism and the theft of parts of it, and is now back in the parish church as a side altar. “The choir is dominated by a large picture, well-painted by an unknown artist of 1700, showing the Glory of St Gaudenzio”. “The old floor which was very worn was completely replaced in 1891 with tiles which serve to increase the decorum of this sacred building”. Of the parish church, described in such detail in the “Novaria Sacra” of the early 20th century, only the presbytery with the apse, the sacristy and the bell tower remain. Towards the end of the sixties the church was declared unsafe and large-scale reinforcing operations were carried out.
Santuario del S.S. CrocifissoLontano e isolato dal centro del paese, in mezzo a un paesaggio
boschivo e montano, irrompe nella sua maestosità il Santuario
del Santissimo Crocifisso, opera di Alessandro Antonelli, che nella
sua straordinaria attività professionale e pubblica non dimenticò
mai i luoghi della sua giovinezza. Come per altre sue celebri opere,
il progetto, inizialmente del 1830, ebbe un lungo periodo di realizzazione
e il risultato finale fu frutto di scelte progettuali successive,
dovute in parte ai ridimensionamenti progressivi dei costi iniziali.
Tanto che, ancora oggi, si prende questo fatto a pretesto di modi
di dire popolari. Il santuario si presenta con una scalinata d'accesso
e un ampio porticato di squisito gusto neoclassico; l'interno si
apre con un'ampia volta a botte di 17 metri di corda, sopra un solo
ordine di colonne. Ai due lati il piazzale avrebbe dovuto essere
occupato da due ali per le foresterie, le abitazioni e oratori per
il clero che si sarebbe recato sul posto per gli esercizi spirituali.
Però l'esiguità dei mezzi pecuniari, che sostanzialmente
sono sempre stati rappresentati dalle offerte dei pellegrini, e
un crollo avvenuto nel 1907 contennero la grandiosità dell'impegno,
pur conservando al complesso architettonico un sigillo di eleganza
e maestosità da tutti riconosciuto. é meta di frequenti
pellegrinaggi ancora oggi.
St Crocifisso sanctuaryIn the midst of a wooded, hilly landscape, isolated and far from the centre of town, the Sanctuary of the Holy Crucifix stands out in all its majesty, a work of Alessandro Antonelli who throughout his amazing public and professional career never forgot the places of his youth. Like other famous works of his, the initial project of 1830 was carried out over a long period and the final result was the fruit of a succession of planning alternatives, in part due to the progressive reduction of the initial costs. To the extent that, even today, this is used as an excusing factor in local ways of speech. The sanctuary has a flight of steps leading up to it and a wide arcade in exquisite neoclassical style: the large barrel vault of the interior spans 17 metres, on a single row of columns. The two sides of the court were intended to be occupied by two wings for guest houses, dwellings and oratories for the clergy staying in the place for spiritual exercises. But the slender funds avaible, which had always consisted mainly of the donations of pilgrims, and a collapse in 1907 restricted the grandeur of the project, although the architectural pile has conserved a universally recognized aura of elegance and majesty and is till the object of frequent pilgrimages today.
La fortezza affrescata di MontalbanoSulla strada che da Boca conduce alla Valsesia, attraverso un viottolo
immerso tra i vigneti, si giunge alla località di Montalbano,
ove è conservata parte della struttura dell'antico castello
quattrocentesco della famiglia Brusati Cavallazzi. In quegli edifici
ora è situata una trattoria. Lungo le pareti dei muri delle
piccole case rimaste, che originariamente formavano la corte dell'antico
castello, compare una serie di affreschi che ritraggono varie scene
della vita di una fortezza. Sono rappresentate figure di soldati e
cavalieri con lance e alabarde, che accendono micce per archibugi
e cannoni, insieme a paggi con canestri sul capo, pieni di pane e
cibo per nutrire gli assediati, e suonatori di tamburo per richiamare
ai suoi doveri il popolo guerriero. Sul portone d'ingresso, sotto
lo stemma della casata che appare al centro di una cornice di granito,
è invece visibile una figura di pace, affincata da San Gaudenzio
circondato da angeli che reggono una corona e una ghirlanda fiorite.
“Fortezza di Montalbano”On the road leading from Boca to the Valsesia, along a lane between vineyards, one reaches the locality of Montalbano, where part of the structure of the old 15th century castle belonging to the Brusati Cavallazzi family still exist. In the building now there’s a restaurant. On the walls of the small houses remaining, which originally formed the courtyard of the ancient castle, is a series of frescoes showing various scenes of life in a fortress. Figures of soldiers and knights can be seen with spears and halberds, lighting fuses for arquebuses and cannons, as well as pages bearing wicker baskets on their heads laden with bread and food for the besieged and drummers to call the warriors to arms. On the main portal, below the family coat of arms which is displayed in the centre of a granite cornice, a figure representing peace can be seen, flanked by St Gaudenzio surrounded by angels holding up a crown and a garland of flowers.
La Fortezza di Montalbano