RISORSE
  • Abitanti:
    Inhabitants number :
    8332

    Superficie
    Surface
    kmq: 39,36

    Altitudine sul mare:
    Altitude:
    192 m

    Denominazione degli abitanti:
    Inhabitants:
    bellinzaghesi

    Altre località:
    Towns:
    Badia di Dulzago,
    Cavagliano,
    Madonna della Neve,
    Molinetto
  • Cascine:
    Farms:
    Bagnascin,
    Ballarate,
    Bellaria,
    Bertinella,
    Betlemme,
    Bettola,
    Boglia,
    Calgarolo,
    Cascinone Provasin,
    Cesarina,
    Foglina,
    Gavinelli,
    Mulino Vecchio Pasquali,
    Porcella,
    Prandi (ruderi),
    Rossini,
    Salsa,
    Valpensa,
    Vandolin


    Festa patronale:
    Patrons:
    Palio dei Rioni (01-15/09);
    St Giulio: Fagiolata alla Badia (31/01)


    Mercato:
    Market:
    sabato
    saturday

    Telefono:
    Phone:
    0321
    (Municipio/ Town Hall 0321 92 47 00)


    Codice Postale:
    Postal code:
    28043
  • Sito internet:
    www.comune.
    bellinzago.no.it

    Mail:municipio@comune.
    bellinzago.no.it

TURISMO

BELLINZAGO



Comune posto pochi chilometri a nord del capoluogo, Bellinzago fu sede di insediamenti umani fin dall'età del ferro, come sembra testimoniare il ritrovamento di alcuni resti risalenti a quel periodo. Il borgo come tale appare invece citato per la prima volta in un diploma del 1025 rilasciato dall'imperatore Corrado II. Appartenuto ai Visconti, fu concesso in feudo ai Barbavara (1402) e ai Dal Maino (1466). Interessante dal punto di vista del folklore è la caratteristica "fagiolata", di grande richiamo popolare, che si svolge ogni anno presso la Badia di Dulzago durante il mese di gennaio.

Bellinzago was site of human habitation since the iron age. The village was mentioned for the first time in a document by Emperor Conrad II dated 1025. Belonged to the Visconti, was granted in fief to Barbavara (1402) and to Dal Maino (1466). Interesting is the characteristic "fagiolata" (bean), which is held every year at the Abbey of Dulzago in January.


Chiesa Parrocchiale e asilo infantile
La parrocchiale dedicata a San Clemente sorge nel centro dell'abitato, lungo l'arteria principale. L'esistenza della primitiva chiesa dedicata a San Clemente è già menzionata nelle "Consignationes" del 1347; successivamente il vescovo Bascapè nel 1595 consacrò un nuovo edificio. Nel 1837 fu deciso un ampliamento della cinquecentesca parrocchiale su progetto dell'architetto Alessandro Antonelli. Ora si presenta a tre navate, delle quali quella centrale è ancora cinquecentesca, mentre le due laterali sono un'aggiunta antonelliana, così come la volta a crociera sormontata da una grande cupola. La chiesa fu riccamente affrescata e decorata nei secoli XIX e XX. Anche la facciata barocca fu restaurata nel 1931 e vi furono collocate ben nove statue di artisti novaresi. Nello stesso anno fu realizzata la grande vetrata posta sopra l'ingresso, raffigurante l'Ostensorio con ai lati gli Angeli in adorazione. Ad Alessandro Antonelli si deve anche la progettazione dell'asilo infantile (1873-1876), edificato nei pressi della chiesa. Il progetto originario, redatto dall'architetto Antonelli, prevedeva il prolungamento del portico della casa parrocchiale e di altri edifici legati al complesso ecclesiastico fino a collegarli al nuovo asilo. Questo grandioso progetto, per mancanza di fondi, non andò in porto.

Parish church and nursery school
The parish church of St Clement is in the centre of the town, on the main street. The existence of the early church of St Clement is already mentioned in the “Consignationes” of 1347; later in 1595 the bishop Bascapè consecrated a new building. In 1837 it was decided to extend the 16th century parish church following a plan of the architect Alessandro Antonelli. Today the central nave is still the 16th century one, while the two side aisled and the groin vault surmounted by a large cupola were added by Antonelli. The church was richly decorated and frescoed in the 19th and 20th centuries. The baroque façade was also restored in 1931 and nine statues by artists from Novara were placed there. Also dating from this year is the large stained glass window above the portal, showing the Monstrance with angels in adoration on either side. Alessandro Antonelli also planned the nursery school built near the church. In the original project drawn up by Antonelli the loggia of the parochial dwelling and of other buildings attached to the ecclesiastical establishment was to be lengthened in order to connect them to the new infant school. This ambitious project was not realized due lack of funds.



 

Facciata nord dell'Asilo infantile progettato dall'Antonelli / Nursery

 

Oratorio della Madonna della Neve
Madonna delle neve oratory


Chiesa di Sant'Anna
La chiesa dedicata alla Madonna di Loreto e a Sant'Anna sorge nel nucleo storico del paese. La sua costruzione risale al Seicento. L'edificio si presenta a navata unica con due cappelle laterali riccamente decorate con altari marmorei policromi. Di pregio è l'altare maggiore, reso ancora più importante dalla tela secentesca raffigurante la Madonna di Loreto, Sant'Anna, Santa Domenica e Don Gaudenzio Bovio, opera dell'oleggese Bartolomeo Vandone, pittore vicino alla scuola morazzoniana. Un'ancona barocca di legno intarsiato racchiude la bella tela a olio. La facciata si presenta con forme essenziali; una trifora è posta sopra il portale d'ingresso, mentre al centro del timpano è collocata la statua di Sant'Anna. A lato della chiesa nel 1635 sorse l'oratorio dedicato alla Confraternita del Gonfalone, all'interno del quale si può ammirare, sopra l'altare della Madonna, una bella cupola riccamente affrescata.

St. Anna church
The church of the Madonna di Loreto and St Anna is in the old town centre and was built in the 17th century. It consists of a single nave with two side chapels ornamented with polychrome marble altars. Of great interest is the high altar with the fine 17th century painting showing the Madonna di Loreto, st Anna, santa Domenica and don Gaudenzio Bovio; it is the work of Bartolomeo Vandone, a painter from Oleggio close to the Morazzone school. A baroque frame of wooden intarsia sets off this fine oil painting. The façade is essential in form; a triple-light window is above the portal, while in the centre of the tympanum is the statue of St Anna. The oratory of the Confraternità del Gonfalone was built beside the church in 1635; the interior contains a fine cupola decorated with frescoes above the altar of the Madonna.


Oratorio della Madonna della Neve

L'oratorio campestre dedicato alla Madonna della Neve sorge fuori dall'abitato, lungo la strada che conduce alla cascina Bornago nella valle del Ticino. È una costruzione che risale alla metà del Settecento, edificata sul luogo ove anticamente sorgeva la "Cascina Bianca". Dalla demolizione di tale cascina fu risparmiato un affresco murario che si trovava al suo interno, raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi, oggetto di grande venerazione da parte dei contadini della zona. L'immagine cinquecentesca fu collocata all'interno della nuova chiesa, in un'ancona marmorea sopra l'altare maggiore. Gradevole il porticato che circonda tre lati esterni dell'edificio, sulle cui volte si può ammirare ciò che resta di antichi affreschi raffiguranti una Via Crucis.

Madonna della Neve oratory
The country oratory dedicated to the Madonna della Neve is outside town on the road leading to the Bornago farm in the Ticino valley. The building, dating from the middle of the 18th century, is on the former site of the “Cascina Bianca”. When this farm was demolished a wall fresco from the interior, showing the Madonna and Child with Santins, survived and is held in great veneration by the local country people. The 16th century painting was placed inside the new church in a marble console above the high altar. An attractive arcade, on whose vaults can be seen the remains of some old frescoes of a via Crucis, surrounds the building externally on three sides.


Castello di Cavagliano
Il "castello", ubicato in Cavagliano (frazione a sud di Bellinzago), sorge in posizione dominante rispetto al sottostante piccolo nucleo abitativo. Si tratta in realtà di un edificio rurale settecentesco, sorto su di un preesistente castello. Tracce di quest'ultimo sono visibili in un fossato posto sul lato di ponente e nell'avancorpo di ingresso. Adiacente è la chiesa dedicata a San Quirico, già nominata in un documento del 1347. Quest'ultima venne completamente riedificata nel 1606, ma nulla venne mantenuto dell'antica chiesa romanica preesistente. Presenta una sola navata e al suo interno vi sono tre altari in marmo e un battistero di epoca barocca.

Cavagliano Castle

The castle in Cavagliano, a hamlet to the south of Bellinzago, is in a position overlooking the small group of houses below. It is in fact an 18th century rural building, on the site of a pre-existing castle. Traces of this castle are visible in a ditch on the western side and in the forepart of the entrance. Adjacent is the church of san Quirico, mentioned in a document of 1347. It was completely rebuilt in 1606, but nothing was preserved of the pre-existing ancient Romanesque church. It consists of a single nave and contains three marble altars and a baroque baptistery.

 



Particolare di una finestra / Window

Castello / Castle

 

 


Chiesa del Cimitero di Cavagliano

La chiesa, in origine dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Vito, sorge nel piccolo cimitero di Cavagliano. Probabilmente edificata in epoca romanica, ma ampliata e rimaneggiata nel XV secolo, è a navata unica con piccola abside semicircolare. Particolare è l'arco a sesto acuto che sovrasta la sezione di fondo. Di grande effetto scenico sono gli affreschi che coprono l'arco trionfale e l'abside, eseguiti tra il XV e il XVI secolo da pittori vicini alla scuola di Gaudenzio Ferrari. Da segnalare, infatti, che una raffigurazione simile si trova presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Varallo Sesia. Si possono altresì ammirare nella parte absidale esterna alcune formelle in cotto con decorazioni fogliari.

Cemetery church
The church in the little cemetery of Cavagliano was originally dedicated to the Blessed Virgin Mary and to san Vito. It was probably built in the Romanesque period, but was altered and enlarged in the 15th century. It consists of a single nave with a small semicircular apse. Of particular interest is the lancet arch above the bottom section. Spectacular frescoes covering the triumphal arch and apse were executed between the 15th and 16th centuries by painters close to the school of Gaudenzio Ferrari. A similar picture in fact exists in the church of Santa Maria delle Grazie of Varallo Sesia. On the external wall of the apse some terracotta insets decorated with foliage can be seen.

Parrocchiale di S. Clemente
St Clemente church

Abside della Chiesa presso il Cimitero / Cemetery church

Chiesa di S. Giulio: zona absidale / St Giulio church



Golf Club Novara
In località Castello di Cavagliano, frazione di Bellinzago, tra dolci colline moreniche, si snoda un percorso golfistico di nove buche, recentemente realizzato su una lunghezza di 2700 metri (aperto tutto l'anno). Tutto il percorso è circondato da boschi ad alto fusto di roveri, betulle, robinie, castagni.

Golf Club Novara
In Castello di Cavagliano, a hamlet of Bellinzago, amidst gentle morainic hills, is a recently laid out nine-holes golf course 2700 metres long and open all year round. The whole course is surrounded by tall woodland with oak, birch, robinia and chestnut.




Badia di Dulzago
La Badia di Dulzago sorge a sudovest del paese, sui dossi morenici della vallata del Terdoppio, in prossimità di alcuni fontanili, ed è forse per questo particolare morfologico che anticamente veniva denominata "Dulcis acque". L'antico paese di Dulzago, che sorgeva sulla sinistra dell'attuale "Badia", fu nominato già nell'892 in un documento ove veniva effettuata una permuta di terreni fra il vescovo di Novara e un tale Curiberto di Dulzago; successivamente è documentata nel 1013 e poi ancora nel 1132 come conferma di possesso del vescovo Litifredo. Dell'antico paese di Dulzago oggi non esiste più nulla. L'attuale Badia sorse nel XII secolo a poche centinaia di metri; non fu solo un luogo strettamente religioso, bensì anche un centro di una certa importanza dal punto di vista agricolo, perchè i monaci e i coloni che abitavano il complesso in breve tempo bonificarono la zona circostante rendendo i terreni agricoli molto produttivi. Strutturalmente, la Badia era organizzata come un vero e proprio complesso residenziale, ove trovavano sede la chiesa, l'abitazione dell'abate e dei canonici, le case dei coloni e infine il cimitero. La chiesa è dedicata a San Giulio ed è coeva al nucleo abbaziale. Si presenta a tre navate delle quali quella centrale è coperta da volta a crociera costolata, mentre le due laterali sono voltate a botte e si concludono in tre absidi semicircolari. Interessanti gli affreschi collocati sulla parete ovest del tiburio, raffiguranti gli Angeli e i Santi, ascrivibili tra il 1132 e il 1151; questi e altri piccoli frammenti di pitture coeve sono state ritrovate all'interno della chiesa in seguito a lavori di restauro. L'abbazia venne ampiamente restaurata e decorata tra la fine del Seicento e il Settecento. Numerosi sono gli affreschi e gli stucchi che hanno modificato l'originaria struttura romanica. La facciata, ricostruita nel XVIII secolo, è sormontata da un frontone; ai lati dell'ingresso sono sagomati due portali chiusi a tutto sesto, aperti solo nelle lunette. Nella lunetta sopra il portale principale è raffigurato San Giulio, opera di Clemente Salsa, pittore locale. Il campanile settecentesco sorge sul lato sinistro: fu edificato per volontà dell'Abate commendatario conte don Lorenzo Cristiani. La parte più integra dell'edificio è la zona absidale. All'esterno le absidi sono decorate da archetti pensili che poggiano su mensoline in cotto. Oggi il complesso abbaziale è meta di molti visitatori che ritrovano in questo luogo ancora intatti la suggestione e il senso di pace propri di quell'epoca e dei luoghi religiosi.

Badia di Dulzago
Dulzago abbey lies southwest of the town, on the morainic slopes of the Terdoppio valley, near some springs and this may be the derivation of its old name of “Dulcis acque”. The ancient village of Dulzago, which was situated to the left of the present “Abbey”, was already mentioned in 892 in a document recording an exchange of lands between the bishop of Novara and certain Curiberto of Dulzago; it was subsequently recorded in 1013 and again in 1132, as confirmation of the ownership of bishop Litifredo. Nothing remains of the ancient village of Dulzago. The present abbey was built in the 12th century a few hundred metres away; not only was it a very religious place, but it also had a certain importance from an agricultural point of view, since the monks and tenants who lived there reclaimed the surrounding area iin a short space of time, rendering the farmland highly productive.
Structurally, the Abbey was organized as a real residential centre, with a church, the dwellings of the abbot and canons, the tenants’ houses and finally the cemetery. The church is dedicated to St Julius and dates from the same time as the rest of the abbey. It consists of three naves, the central one with ribbed cross vaulting, and the two side aisles with barrel vaulting, ending in three semicircular apses. Interesting frescoes are to be seen on the west wall of the tiburio, showing the Angels and Saints, dating from between 1132 and 1151.




Sagra della fagiolata