FONTANETO D'AGOGNA
Centro agricolo dell'alta pianura novarese, posto tra i torrenti Agogna
e Sizzone. Appare citato per la prima volta in un documento del 908
con il quale Berengario I assegnava all'Abbazia di San Sebastiano
il possesso dei beni lasciati dal fondatore,il vicecomes Gariardo.
Fontaneto is an agricultural center place between Agogna and Sizzone river. It was mentioned for the first time in a document dated 908.
Chiesa Parrocchiale e scurolo di Sant'AlessandroLa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta è situata
a sud del paese. Sorge su una chiesa cimiteriale della fine del
X - inizi del XI secolo. Fu ricostruita dal miles Filippo Maria
Visconti nella seconda metà del XV secolo a navata unica,
orientata, come risulta dagli atti di visita cinquecenteschi, e
chiusa da un presbiterio poligonale, coperto da volta a ombrello,
di rigore tardogotico lombardo. A metà Cinquecento, a lato
del presbiterio, fu innalzato il campanile a pianta quadrata, probabilmente
quando Ferrante Gonzaga, per esigenze militari, sfruttava le torri
campanarie come baluardi difensivi. In seguito all'aggiunta del
coro nel 1617, primo oratorio dei Confratelli del SS. Sacramento,
e conseguente riforma del presbiterio, si registra il primo importante
ampliamento dell'edificio in età barocca, tra il 1628 e il
1630. In questa occasione la chiesa fu allungata di una campata
e innalzata per la costruzione delle coperture a volta. Il consistente
aumento demografico convinse nel 1827 il vicario Don Martino Jelmoni
all'ampliamento in tre navate. Entro la metà del secolo,
assunse l'imponente aspetto attuale con l'edificazione dello scurolo
per custodire i resti del martire Alessandro, traslati da Roma.
La rotonda di Sant'Alessandro, progettata dall'architetto Alessandro
Antonelli a impianto circolare e coperta da cupola emisferica, riprende
i motivi del classicismo romano. Le dodici colonne di sostegno ritmano
gli spazi entro i quali trovano posto dieci nicchie, con altrettante
statue di Santi in terracotta, sormontate da bassorilievi raffiguranti
la "Vita del Santo", opere del novarese Giuseppe Argenti.
Anche l'altare in marmo bianco di Candoglia venne progettato dall'Antonelli
e poi eseguito dallo scultore novarese Stefano Bossi. Da segnalare
inoltre una pregevole tavola ultimamente attribuita a Sperindio
Cagnoli, risalente agli inizi del Cinquecento, collocata ora sulla
parete che sovrasta il coro e raffigurante "l'Assunzione della
Vergine". Di grande interesse storico-artistico è anche
la grande pala secentesca con la "Trinità adorata dai
Santi", del maestro valsesiano Tanzio da Varallo e collocata
sull'altare in capo alla navata destra. Interessante ricordare che
della parrocchia di Fontaneto è pure originaria un'importante
opera cinquecentesca di Ottaviano Cane, raffigurante la "Vergine
con il Bambino fra i Santi Giovanni Battista e Bernardino",
ora collocata presso la Pinacoteca Sabauda di Torino.
Parish churchThe parish church of Santa Maria Assunta, in the southern area of the town, originally dates from the late 10th and 11th century and was rebuilt in the late 15th century by the Viscontis of Fontaneto, a cadet branch of the Milanese noble family. As can be seen from records of visits, it formerly consisted of a single orientated nave which was well-paved and complete with a presbytery covered by cross vaults. In the 16th century the bell-tower was erected to the side of the presbytery on a square plan, according to the directions of Ferrante Gonzaga, which were that bell towers should also serve the purpose of a defence bastion as a sighting point of the enemy. The tower also had a wooden stairway which could be drawn up, typical of defence towers. The first important extension of the building was carried out in the baroque period with the addition of the two side aisles and the choir. It acquired its present imposing appearance later on towards the middle of the 19th century with the new building of the “scurolo” (tomb) in which the remains of St alexander are kept. The rotunda of martyred Saint was planned by the architect Alessandro Antonelli and repeats the motifs of the classical Pantheon right up to the skylight on the top, enclosed with polychrome glazing. All round it are the ten bas-reliefs executed by Giuseppe Argenti of Novara and showing details of the life of the Saint, which are above the ten niches each containing a terracotta statue. The altar in white Candoglia marble was also designed by Antonelli and carved by Stefano Bossi, sculptor from Novara. Also of interest is a panel dating from the beginning of the 16th century and showing the Assumption of the Virgin, which has recently been attributed to Sperindio Cagnoli and is on the wall above the choir. Another handsome work is the large 17th century altarpiece by Tanzio da Varllo, an Valsesia artist, showing the Trinity with the Saints in adoration, at the top of the right nave. An important 16th century masterpiece by Ottaviano, showing the Virgin and Child between St Bernardino and John the Baptist, which used to be in the parish church of Fontaneto, is now in the Pinacoteca Sabauda of Turin.
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La piazza del Municipio / Town hall |
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La chiesa parrocchiale
della Beata Vergine Assunta / Parish church |
Castello e oratorio di San SebastianoSi ha notizia della presenza di un castello nella località
di Fontaneto in epoca ottoniana, a partire dalla metà del X
secolo. Tuttavia, prima del 908, il vicecomes Gariardo, fedele del
marchese Adalberto di Ivrea, vi aveva fondato un cenobio benedettino
intitolato a San Sebastiano. Secondo gli storici tra la fine del X
secolo e l'inizio del successivo la fondazione passò alle dipendenze
del Monastero dei Santi Graziano e Felino di Arona. Presso l'abbazia
nel 1057 l'arcivescovo di Milano indisse il famoso "Sinodo di
Fontaneto", durante il quale i vescovi lombardi presenti decisero
di combattere il movimento della Pataria, capeggiata da Arialdo e
Landolfo. Varie furono le vicende politico-religiose che si succedettero
nel corso dei secoli nel borgo di Fontaneto. Il castello fu affittato
nel 1399 a Manfredo Barbavara, consigliere di fiducia del duca di
Milano Gian Galeazzo Visconti. I documenti dicono che, all'inizio
del XV secolo, costui fece costruire una torre nel castrum che era
stato distrutto nel 1362. L'acerrimo nemico dei Barbavara, Facino
Cane, morto nel 1412, saccheggiò di nuovo la località
e rese il territorio desolato e incolto. Solo a partire dal 1456 Fontaneto
rinacque quando Filippo Maria Visconti incominciò a costruire
un grande castello, ossia una dimora signorile fortificata, sui residui
degli edifici abbaziali, inglobando il sito dell'antico borgo. Di
un certo interesse ora rimangono le case nobiliari del quartiere sud-est,
che, benchè rimaneggiate, conservano presenze originali come
la "lobbia" sostenuta da mensoloni in serizzo e il fregio
in cotto,con una teoria di stemmi affrescati nel primo decennio del
Cinquecento. L'oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano prospiciente
la piazza Castello, occupa una piccola porzione dell'originaria abbazia.
di cui rimangono i residui murari in ciottoli di fiume e due lastre
scolpite a girali e vitigni del IX secolo. Interessante infine la
lunetta del porticato di Casa Teruggi, a nord del paese con l'affresco
devozionale raffigurante la "Madonna del Rosario e quattro Santi",
con epigrafe datata 23 agosto 1668 che attesta l'attacco dei Francesi
avvenuto il 13 giugno 1636.
St Sebastiano Castle and oratoryThe existence of a castle in Fontaneto has been recorded since Carolingian times, when in the early 10th century Gariardo bishop of Vercelli founded a Benedictine monastery dedicated to St Sebastian within the castle precincts. As time passed the religious establishment became more and more important: it was not in fact bound under the jurisdiction of the bishop of Novara since it was a private foundation. The famous “synod of Fontaneto” was held at the abbey in 1057, during which the Lombard bishops who were present decided to oppose the Patarine movement led by Arialdus. Only towards the end of the 12th century did the monastery pass under the protection of the abbey of Saints Graziano and Felino in Arona. The village of Fontaneto went through many political and religious ups and downs over the centuries. The castle was rented in 1399 to Manfredo Barbavara, personal counsellor to the duke of Milan Gian Galeazzo Visconti, and later was destroyed by Facino Cane, a bitter enemy of the Barbavara family. It was not until 1456 that the castle was rebuilt, taking in the old abbey buildings as well. Now only the noble house remains, much altered, including a long granite balcony and a 15th century decoration below the external eaves ono the west side. Remains of the stone wall belonging to the ancient abbey of St Sebastian are visible. Also of interest is the lunette of the arcade of Casa Teruggi, with the devotional fresco showing the Madonna of the Rosary with Saints and with an inscription dated 23 august 1668 bearing witness to the French attack of 13 June 1636.