COMIGNAGO
Centro del Basso Vergante, situato nella zona collinare meridionale
del Lago Maggiore, Comignago fu accorpato al feudo di Borgo Ticino
nel 1413. Successivamente (1447) divenne proprietà della famiglia
Borromeo. Nel XIX sec. furono trovati reperti archeologici.
Comignago, situated in the low Vergante, was towether with the Borgo Ticino feud in 1413. Later (1447) it became property of the Borromeo family. In the XIX century archaeological remains were found.
Chiesa ParrocchialeIn cima a un altura, nella parte occidentale del paese, sorge la parrocchiale
dedicata a San Giovanni Battista. Ricostruita su un precedente edificio
religioso del XII secolo, l'attuale parrocchiale è del XVII
secolo. Inglobata nell'attuale campanile è l'antica torre,
risalente al XIII secolo, che serviva come mezzo di avvistamento di
eventuali nemici e probabilmente anche come centro di raccolta di
derrate agricole. La torre campanaria è stata successivamente
sopraelevata da una guglia barocca. Da segnalare è l'importante
scalinata d'accesso alla chiesa, voluta dal parroco De Giorgi alla
fine del Settecento.
Parish churchAt the top of a rise, in the western part og town, stands the parish church of St John the Baptist. Reconstructed on a previous religious building of the 12th century, the modern parish church is from the 17th century. The bell tower incorporates the ancient 13th century tower which was used as a watch tower for sighting enemies and probably also as a centre for storing crops. A baroque spire was later added to the bell tower. The impressive stairway leading up to the church was caused to be built by the parish priest De Giorgi at the end of the 18th century.
Abbazia di Santo SpiritoAntichissime sono le origini dell'Abbazia di Santo Spirito situata
nel centro di Comignago. Pare che l'Abbazia fosse già possesso
della famiglia romana Cominia, conosciuta a Roma all'epoca dei Tarquini.
Il toponimo risale, molto probabilmente, proprio a questa casata
patrizia. In seguito alla caduta dell'Impero Romano la zona passò
sotto la giurisdizione dei monaci, i quali nel 1282 fecero erigere
una bella torre, ancora oggi visibile, suddivisa in quattro ordini
di specchiatura, elegantemente decorate da archetti pensili e bifore.
Interessante la lapide con iscrizione coeva, posta sulla facciata
sud. Di più modesta fattura è invece la chiesa che
ha subito nel corso dei secoli alcune ricostruzioni quali il portale
d'ingresso risalente al Settecento, un'altare e una balaustra di
epoca successiva. Anticamente il complesso abbaziale, a forma quadrangolare,
era di vaste dimensioni e occupava gran parte del centro abitato.
Oggi sono ancora visibili oltre alle citate torre e chiesa un edificio
che funge da ingresso all'intero complesso situato sulla via principale
ove, sopra il portone, campeggiano una serie di stemmi cardinalizi.
St Spirito abbeyThe abbey of St Spirito in the centre of Comignago has very ancient origins. It belonged to the roman family Cominia, known in Rome at the time of the Tarquini. The name of the town probably derives from this patrician family. Following the fall of the Roman empire the area passed under the jurisdiction of the monks who in 1282 built a handsome tower, still visible today, the mansonry divided into four sections and elegantly decorated with small arches and double light windows. An interesting stone with an inscription dating from the same period is on the south façade, Less elaborate in style is the church which has undergone reconstruction such as the main portal dating from the 18th century, an altar and a balustrade added at a later date.
Formerly the abbey, planned on a quadrangle, was very large and occupied most of the town. Besides the above-mentioned tower and church, one can still see today a building on the main street which was the entrance to the abbey buildings and where, above the main door, are a series of cardinals’ crests.
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La Chiesa parrocchiale di San Giovanni / Parish church |
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Chiesa di Santo Spirito, ex Monastero / Santo Spirito church |
La necropoli del Motto CanevaSulla direttrice Arona-Gattico, nel territorio di Comignago,
all'interno del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, è
da segnalare un panorama archeologico di grande interesse. Decisivi
interventi di restauro, terminati nel 1987, hanno infatti messo
in luce un insolito itinerario archeologico, ossia un insieme
di 10 tombe ad inumazione che si fanno risalire al IV e V secolo
d.C., all'epoca dell'imperatore Costanzo II e di Magnenzio,
di cui sono rinvenute le monete. |
I mulini della valle del ReseA nord di Comignago si trova una piccola valle, percorsa nel
terreno sottostante da un grande fiume risalente all'epoca glaciale,
che ogni tanto riaffiora a livello del suolo con fontanili o
piccoli torrentelli come il Rese. é un percorso che scende
gradualmente da una zona collinare verso il Lago Maggiore e
lungo tutto questo declivio sono state costruite nel tempo delle
dighe e dei salti d'acqua per poter alimentare particolari mulini
e per far girare le macine del grano. Almeno quattro sono i
mulini che si ritrovano nel territorio di Comignago: del Croso,
il Mulinetto e il Mulinazzo. Tutta l'attrezzatura era in legno,
dalle scanalature alle tramogge delle tre ruote lungo cui scorreva
violentemente l'acqua. In pietra erano invece le macine, una
veniva usata per il miglio e più tardi il granoturco,
l'altra per la segale ed il frumento. I mulini, sono ora adibiti
ad abitazioni private. The mills of the Rese valleyTo the north of Comignago is a little valley through which flows a large underground river originating from the Ice Age; it occasionally rises to the surface in springs or little streams like the Rese. Its course leads gradually downwards from a hilly region towards lake Maggiore, and all along it over the years dams and weirs have been built to supply mills with water to turn the mill wheels. In the Comignago area there are at least four mills: the Croso, the Mulinetto and the Mulinazzo. All the constructions were in timber, from the channelling to the three-wheeled vessels along which the water flowed violently. One of the millstones was used for grinding millet and later maize, the other fro grinding rye and wheat. The mills are now used as private houses.
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