La Chiesa di S. Pietro al Cimitero / St Peter church |
La Chiesa di S. Rocco / St Rocco church |
Un particolare del campanile / Bell tower |
Il Mulino di S. Rocco |
Le rogge e i muliniIl territorio Ceranese, anticamente paludoso e boscoso, ebbe
con i colonizzatori romani una trasformazione tale da renderlo
parzialmente agricolo. Ma solo nel XII secolo ci fu un intervento
radicale per meglio favorire l'agricoltura, progettando e costruendo
rogge, canali e successivamente, mulini e cascine. Sono da ricordare la Roggia Cerana, la più antica, infatti la sua costruzione risale al 1202, attraversa il paese e di essa sono ancora visibili due mulini, uno collocato sul ponte del rio Mulino detto della "Porta" e l'altro denominato "San Rocco" che sorge nei pressi dell'omonima piazza. Anche la Roggia Mora, realizzata nel XIV secolo per volontà di Ludovico Sforza, detto il Moro Duca di Milano, prende origine nelle campagne ghemmesi attingendo acqua dal fiume Sesia, dallo Strona, dal Terdoppio e dall'Agogna, passa attraverso il comune di Cerano nella zona della Cascina Camerona per poi scendere nel vigevanese ove, già nel Trecento, irrigava i terreni di colture sperimentali del Duca di Milano. La Roggia Molinara si forma da un ramo morto del Ticino presso Galliate e le sue acque alimentano vari mulini lungo il percorso. Sono da citare il "Mulinetto" e la "Crosa", situati in territorio Ceranese. Nelle immediate vicinanze del fiume Ticino, ad ovest di Cerano, scorre l'antico Naviglio Sforzesco i cui lavori di edificazione iniziarono nel 1447 e furono completati nel 1482, che termina il suo viaggio nelle campagne circostanti della tenuta modello la Sforzesca, nei pressi di Vigevano, antica proprietà dei Duchi di Milano. Non ultimo per importanza ma per costruzione va ricordato il Naviglio Langosco, voluto dal conte Guido Langosco nel 1613 e terminato nel 1665 da un suo successore. Il corso d'acqua nasce dal Ticino nel territorio posto fra Cameri e Galliate e si snoda per ben 43 Km, attraversando anche Cerano, fino alla Lomellina. La struttura e la costruzione di queste rogge sono frutto di vere e proprie opere di ingegneria idraulica. Infatti questi corsi d'acqua, che scorrono e bagnano le nostre campagne, sono dotati di un sistema di chiuse che in base alla loro apertura e chiusura regolamentano il flusso della portata d'acqua irrigua va ricordato che lo stesso sistema è stato ripreso e perfezionato dai successivi studi leonardeschi. The irrigation ditches and the millsThe land around Cerano, which used to be wooden and marshy, was partially transformed at the time of Roman colonisation into a farm land. But it was only the 12th century that saw a radical undertaking to expand agriculture by the planning and construction of ditches, canals and, later on, mills and farms. The most ancient, the Roggia Cerana, which was built in 1202, runs through the town and two of its mills can still be seen, one on the bridge of the Rio Mulino known as the “Porta” and the other called St Rocco, near St Rocco square. The Roggia Mora, built in the 14th century at the wishes of Ludovico Sforza, Duke of Milan known as Il Moro, starts in the countryside round Ghemme and, supplied with water from the rivers Sesia, Strona, Terdoppio and Agogna, passes through Cerano in the area of the Cascina Camerona and flows down to the countryside round Vigevano where in the 14th century it irrigated the land for the Duke of Milan’s experimental crops. The Roggia Molinara if formed from a stagnant tributary of the river Ticino at Galliate and its waters supply various mills along its course. The “Mulinetto” and the 2Crosa”, in the Cerano area, should be mentioned. Right by the river Ticino, to the west of Cerano, flows the old Sforzesco Canal whose construction was started in 1447 and finished in 1482. It comes to an end in the countryside surrounding the model farm la Sforzesca, near Vigevano, the former property of the duke of Milan. No less important but the last to be built is the Lamgosco canal, begun by count Guido Langosco in 1613 and finished in 1665 by a successor of his. This waterway starts from the Ticino in the region between Cameri and Galliate and is 43 km long, going through Cerano as well, as far as the Lomellina. The planning and building of these ditches are a real example of hydraulic engineering. These waterways which run through our land have a system of locks which can be opened or closed to regulate the flow of water for irrigation. The same system was adopted and perfected in the later studies of Leonardo. |