La legge richiede, per ogni piano o progetto di valenza territoriale
un capitolo della relazione illustrativa o apposito fascicolo, che inquadri la situazione generale in riferimento alle voci di cui allallegato F della LR 40/98, rinviando, se del caso, ai singoli elaborati
di piano per le specifiche indagini e prescrizioni. Il comunicato precisa inoltre che i contenuti "devono essere contestualizzati rispetto allo specifico piano, oggetto di predisposizione.
In relazione a quanto richiesto, si sottolinea in primo luogo
che trattandosi di Piano Territoriale Provinciale, e quindi di
piano darea vasta, la relazione che segue non può che evidenziare
le principali scelte di piano e i loro riflessi sulle condizioni
ambientali, in particolare:
- Il PTP è corredato da ampia documentazione di analisi, richiamata
al Titolo I delle NTA, art.1 come parte descrittiva, integrante,
del piano stesso. Tale parte contiene capitoli relativi alla struttura
geologica del territorio, ai vincoli paesistici e ambientali,
al paesaggio e allassetto storico-culturale, oltre alle analisi
sul sistema insediativo, sulle dinamiche socio-economiche in atto
e prevedibili, sulle reti per la mobilità.
Ad ogni tema trattato corrispondono tavole (su supporto informatico)
che consentono una precisa lettura territoriale di quanto descritto.
- In ragione della specificità delle analisi condotte e del loro
grado di approfondimento, il PTP si propone come Piano Territoriale
con specifica valenza paesistica e ne chiede il riconoscimento
da parte della Regione.
L’analisi di compatibilità ambientale secondo l’allegato F della LR. 40/98 deve contenere:
- il contenuto del piano o del programma ed i suoi obiettivi principali
nei confronti delle possibili modifiche dellambiente:
- Larticolazione territoriale del PTP, (normativa tecnica di
attuazione ed elaborati grafici), come per altro descritto nella
presente relazione, prende in considerazione, come elementi fondativi,
le indicazioni sia della L. 142/90, sia la LR 45/94 nelle quali
sono precisati i contenuti e le finalità della pianificazione
di livello provinciale. Entrambi i provvedimenti legislativi sottolineano
il ruolo di programmazione degli assetti territoriali di area
vasta in relazione alle risorse disponibili e alle necessarie
tutele ambientali e paesistiche.
- Gli obiettivi generali dello sviluppo territoriale sono espressi
nella presente relazione al capitolo 2, a seguito di una specifica
analisi dei punti di forza e di debolezza della struttura economico-territoriale
della provincia. - E’ sottolineato, nella normativa, al Titolo I, Disposizioni generali, il duplice ruolo dell’Amministrazione Provinciale, di coordinamento e sostegno alle amministrazioni locali nella formazione di piani e progetti alla scala locale, e di promozione e guida di progetti territoriali alla scala vasta, attraverso gli "accordi di pianificazione", gli "atti di coordinamento", l’emissione di "parere di compatibilità ambientale" ed in particolare la costituzione della "Commissione Territorio".
- La normativa, infatti, riprende la partizione delle singole norme proposta dal PTR, rafforzando attraverso l’esplicitazione degli "obiettivi" le finalità del Piano, garantendo con gli "indirizzi" e le "direttive" la certezza dei reciproci ruoli dell’Amministrazione Provinciale e locale nella predisposizione degli strumenti attuativi del piano, ed infine assicurando con le "prescrizioni" la tutela degli elementi di caratterizzazione del piano stesso, compresi gli ulteriori adempimenti rispetto alla LR.40/98 a fronte di singoli interventi attuativi.
- le caratteristiche ambientali di tutte le aree che possono essere
significativamente interessate dal piano o dal programma
- I capitoli 3, 4, 5 della relazione trattano in maniera articolata
gli aspetti paesistici, storici e geoambientali del territorio
provinciale evidenziando le specificità dei diversi ambienti naturali
e storici che hanno guidato le scelte di pianificazione, contenute
nella tavola A del PTP e nei Titoli II e III delle Norme di attuazione. - In particolare l’attenzione, sotto il profilo paesistico, è stata posta nella stretta relazione tra elementi della geomorfologia, che guidano la lettura degli "ambiti di paesaggio", nella messa in rete delle aree di elevata naturalità, anche in estensione delle aree regionali protette, attraverso l’individuazione degli elementi fondamentali del progetto strategico di "rete ecologica", cui è affidato il compito sostanziale di tutela e riqualificazione del paesaggio agrario.
- La predisposizione dei "repertori comunali", prevista nella normativa e guidata dall’Amministrazione Provinciale, per i diversi ambiti territoriali, garantisce inoltre la diretta partecipazione delle amministrazioni locali alla formazione dei progetti.
- qualsiasi problema ambientale rilevante ai fini del piano o del
programma, con specifica attenzione alle aree sensibili ed alle
aree urbane
- Il capitolo della relazione e il Titolo III delle Norme di attuazione affrontano i problemi legati all’assetto geoambientale, individuando e coordinando gli indirizzi generali per lo svolgimento delle funzioni delegate alla Provincia (risorse idriche, qualità dell’acqua e dell’aria, scarico dei rifiuti e formulando le direttive e le prescrizioni di natura geoambientale da seguire nell’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali (Proposta di norme per i PRG allegata al Titolo III). - Sono inoltre definiti il ruolo e le funzioni dell’Amministrazione Provinciale in relazione al PAI.
- gli obiettivi di tutela ambientale di cui all’art. 20, comma 1, perseguiti nel piano o nel programma e le modalità operative adottate per il loro conseguimento.
- Gli obiettivi di tutela ambientale del PTP, esplicitati nella stessa proposta di "valenza paesistica del piano", si attuano, oltre che con quanto sopra descritto per gli aspetti geoambientali, attraverso la precisa individuazione delle differenti modalità di intervento rispetto alle caratteristiche dei diversi ambiti territoriali individuati;
- con l’applicazione di strumenti di intervento diversificati (Piano paesistico, Piano territoriale operativo, progetto strategico di intervento, controllo e indirizzo alla pianificazione comunale ecc.), di cui ai Titoli II e IV delle Norme di attuazione;
- con l’individuazione dei "fattori di caratterizzazione", in sede di analisi dell’intero territorio e in sede di formazione dei repertori comunali alla scala locale;
- con lindividuazione degli strumenti di pianificazione e gestione
di previsioni insediative di livello sovracomunale di cui al titolo
IV delle norme e alla tavola B di piano.
- i prevedibili impatti ambientali significativi e la valutazione
critica complessiva delle ricadute sullambiente
- I capitoli 6 e 7 della relazione e i titoli IV e V delle Norme Tecniche di Attuazione contengono le indicazioni relative a tutti gli interventi che generano impatti ambientali e alle relative azioni e prescrizioni volte a considerarne e controllarne gli effetti;
- In particolare per gli interventi di "trasformazione" dell’assetto territoriale la struttura delle norme contiene i riferimenti necessari ad individuare i prevedibili impatti ambientali e la prefigurazione delle azioni "compensative";
- Per le principali localizzazioni di attività produttive individuate, volte alla razionalizzazione, concentrazione e infrastrutturazione degli insediamenti, si considera un impatto positivo determinato dal contenimento di consumo di suolo, dalla possibilità di migliore controllo delle emissioni, dalla riduzione degli spostamenti di merci e persone e dagli effetti indotti da economie di scala e di aggregazione; gli articoli delle norme tecniche (in particolare gli artt. 4.1, 4.2 e 4.3) contengono indicazioni relative all’obiettivo di qualità insediativa;
- Analogamente si attendono risultati positivi di impatto ambientale dall’indicazione di predisporre aree di concentrazione delle attività florovivaistiche;
- Per gli impatti ambientali connessi con la continuazione delle attività estrattive petrolifere il PTP indica, tramite una specifica norma (art. 4.5), la necessità di predisporre un piano di recupero e riqualificazione ambientale sotto forma di strumento urbanistico esecutivo; tale strumento è opportuno sia per la previsione, sia per l’attenuazione degli impatti che rivestono caratteri assolutamente speciali;
- Il sistema della mobilità presenta, sia per la situazione in atto, sia per le previsioni di piano, numerosi prevedibili impatti sull’ambiente;
- le indicazioni normative relative alla viabilità sono concentrate su obiettivi di sicurezza e moderazione;
- la prefigurazione di una gerarchia della rete, insieme alle previsioni di suo completamento e integrazione, è indirizzata a produrre effetti di razionalizzazione della mobilità di merci e persone, con la conseguente ricaduta positiva in termini ambientali;
- l’attuazione del progetto "alta velocità / alta capacità" comporta evidenti ricadute di impatto ambientale che è necessario affrontare in sede di realizzazione dell’infrastruttura, ma che occorre accompagnare con i complementari provvedimenti relativi globalmente all’assetto del territorio, che sono stati, in parte significativa, già oggetto di definizione negli anni scorsi (cfr. art. 5.7 delle norme tecniche);
- analogamente il potenziamento del trasporto su ferro lungo la direttrice nord/sud, induce effetti sui territori attraversati che richiedono interventi correttivi e compensativi (cfr. art. 5.8 delle norme tecniche);
- il complesso delle azioni indicate dal PTP per quanto riguarda il trasporto su ferro, unitamente al ruolo del C.I.M., prefigurano un impatto estremamente significativo dal punto di vista degli effetti economici e sociali per lo sviluppo dell’area novarese;
- il PTP indica azioni volte a migliorare l’offerta di sistemi combinati del trasporto di persone e dei relativi servizi; tali azioni hanno prevedibili effetti positivi, in particolare per quanto concerne gli aspetti economici e sociali e gli effetti fisici sull’ambiente;
- le previsioni di riorganizzazione della viabilità locale (percorsi in variante, controllo di attraversamenti urbani, adeguamenti funzionali e prestazionali, connessioni dirette tra principali insediamenti generatori di traffico e rete di livello superiore, riqualificazione di tracciati storici) intervengono in modo significativo nel produrre miglioramenti nell’impatto ambientale, soprattutto in una visione di sistema;
- Le indicazioni cartografiche e le norme contengono specifiche previsioni in ordine al controllo degli effetti ambientali dello sviluppo insediativo nelle aree di maggiore fragilità, soprattutto per gli effetti sul paesaggio (art. 4.13);
- Le previsioni connesse con lo sviluppo del settore turistico sono indirizzate dal piano verso obiettivi di conservazione e valorizzazione della qualità ambientale (artt. 4.11 e 4.12);
- Un aspetto particolare degli impatti ambientali significativi
è quello relativo allarea coinvolta dagli effetti indotti dallo
scalo aeroportuale di Malpensa, i cui effetti straordinari, interagenti
ed esclusivi dovranno essere sottoposto ad una valutazione e a
una pianificazione degli interventi attraverso una specifico strumento,
individuato nel PTO (Progetto Territoriale Operativo) da attivare
da parte dellAmministrazione Provinciale in forma concertata
come indicato nella specifica normativa.
- alternative considerate in fase di elaborazione del piano
- Le alternative considerate sono espresse nella parte iniziale della relazione, in particolare nel secondo capitolo, dove è sintetizzato il processo logico di formazione del piano che, avendo analizzato punti di forza e di debolezza del sistema socio-economico e territoriale, individua opportunità e rischi a seconda delle azioni che saranno (o non saranno) intraprese e perviene a prefigurare uno scenario "virtuoso" e uno scenario "critico"; il PTP contiene scelte e indicazioni che muovono in direzione della costruzione di questo secondo scenario;
- Dal punto di vista degli insediamenti recanti maggior carico urbanistico e maggiori impatti ambientali l’alternativa prescelta in generale dal piano è stata quella della concentrazione con contestuale razionalizzazione e riqualificazione insediativa piuttosto del decentramento e della dispersione;
- Le indicazioni e gli indirizzi delle scelte di piano sono stati rivolti soprattutto verso obiettivi qualitativi (per esempio di ridisegno urbano, di razionalizzazione insediativa, ecc.) piuttosto che puntare ad un controllo dei valori quantitativi;
- La stesura principale delle norme, per quanto riguarda soprattutto
gli aspetti procedurali, intende operare la scelta di iniziative
concertate, sia attraverso lautonomo coordinamento da parte degli
enti locali, sia attraverso un ruolo centrale di promozione del
coordinamento da parte dellAmministrazione Provinciale. Tale
scelta è stata effettuata in alternativa ad unimpostazione dirigistica
e/o gerarchica della partecipazione dei diversi soggetti al processo
di pianificazione.
- misure previste per impedire, ridurre e compensare gli impatti ambientali significativi
- Gli elaborati del PTP, e segnatamente le norme di attuazione, contengono dettagliatamente le indicazioni e prescrizioni relative alle misure previste per impedire, ridurre e compensare gli impatti ambientali significativi;
- Il titolo II e III contengono specifiche norme per i caratteri territoriali e paesistici e per l’assetto geoambientale;
- Le norme dei titoli IV e V contengono le prescrizioni egli indirizzi necessari per l’attenuazione di prevedibili impatti ambientali relativi ad insediamenti ed infrastrutture;
- In generale le indicazioni di piano relative al sistema della mobilità sono accompagnate da misure di riduzione e compensazione di effetti ambientali; in molti casi le previsioni del PTP sono indirizzate alla riqualificazione del sistema delle reti e dei servizi di mobilità, intervenendo a correggere gli impatti ambientali in essere;
- In generale potrebbe essere rivalutata lopportunità di fare
ricorso a specifiche schede normative di indirizzo per delineare
i fondamentali contenuti di politiche di riduzione o compensazione
degli impatti per le aree più complesse, in presenza di interazioni
dei diversi fattori ambientali.
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