NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
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TITOLO V. RETI E INFRASTUTTURE PER LA MOBILITÀ
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Art. 5.1.
Classificazione delle strade
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1. - Obiettivi |
Classificare la rete stradale nel rispetto delle competenze amministrative
ed indicare gli interventi per il suo completamento con riferimento
alla funzionalità, alla sicurezza e alla compatibilità ambientale. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. individua la classificazione fondamentale della rete
ed indica i principali interventi di completamento o nuova realizzazione
dei tracciati.
2.1. La classificazione prevista, e illustrata sulla tavola C)
di piano, comprende:
- Autostrade: A4 Torino-Milano, A26 Genova-Gravellona Toce;
- Strade Statali: SS 32 Ticinese, SS 33 del Sempione, SS 336 dell’aeroporto della Malpensa, SS 341 Gallaratese, Collegamento esterno dell’abitato di Novara;
- strade Regionali: Padana Superiore, della Lomellina, del lago d’Orta, Biellese;
- strade Provinciali.
2.2. In generale lindirizzo del piano è volto alla necessità
di eliminare gli attraversamenti urbani in condizioni di incompatibilità
del traffico con la qualità urbana, allo sviluppo di politiche
di sicurezza e moderazione del traffico.
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3. - Direttive |
Le indicazioni relative alla previsione di nuovi tracciati di
strade statali, regionali e provinciali, riportate in Tavola C)
sono distinte in:
- tracciati definiti, provvisti di progettazione approvata almeno
al livello preliminare;
- previsioni di tracciato in variante, privi di sviluppo tecnico-progettuale;
- previsioni di nuovi tracciati, derivanti da indicazioni comunali
ed inseriti nei P.R.G.C. vigenti.
3.1. Le caratteristiche geometriche delle strade di completamento
e di nuova costruzione devono corrispondere a quanto previsto
dalla normativa nazionale, regionale e CNR.
3.2. La previsione di variazioni dei tracciati definiti, sostitutive
o integrative di quelli indicati dal piano, può essere introdotta
da specifici piani di settore di scala provinciale o sovracomunale,
o da progetti specifici predisposti da enti competenti, a condizione
che ne sia dimostrato il processo logico e fondato di individuazione
con particolare valutazione degli effetti funzionali ed ambientali
e di relazione con il sistema insediativo e della mobilità; in
tal caso la loro approvazione attraverso uno specifico provvedimento
coinvolgente lAmministrazione Provinciale (accordo di programma,
conferenza dei servizi, accordo di pianificazione), costituisce
automatico adeguamento del P.T.P.
3.3. Gli strumenti di pianificazione locale possono prevedere
tracciati di completamento e di nuova realizzazione della rete
comunale, oltre a quelli indicati dal PTP, a condizione che risultino
coerenti con la gerarchia della rete in esso individuata.
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4. - Prescrizioni |
Nel caso di previsione di nuove infrastrutture per la viabilità
in aree caratterizzate da qualità ambientale e paesaggistica,
di cui ai precedenti art. 2.4, 2.6 e 2.7, i relativi progetti
dovranno comunque essere corredati da specifici studi di impatto
e dovranno tenere conto degli effetti di percezione visiva del
territorio interessato.
4.1. Nella progettazione di nuove strade e negli interventi di
adeguamento della rete esistente, devono essere previsti manufatti
di attraversamento per superare le barriere di separazione e ricomporre
la continuità biologica del territorio, con particolare riferimento
alla continuità dei corridoi ecologici indicati dal P.T.P.
4.2. Con riferimento alla classificazione delle previsioni di
nuova viabilità, si specifica quanto segue:
- le indicazioni relative a tracciati definiti determinano salvaguardia;
- le indicazioni relative a previsioni di tracciato in variante e di nuovi tracciati non determinano regime di salvaguardia, salvo quanto autonomamente disposto dai P.R.G. C. per il territorio di competenza.
4.3. Tenendo conto dei limiti derivanti dalle caratteristiche
del territorio e dei vincoli di salvaguardia posti dal P.T.P.,
i tracciati stradali indicati in Tavola C) devono ottemperare
ai seguenti requisiti:
- essere progettati in coerenza con le indicazioni di sviluppo degli insediamenti contenute negli strumenti di pianificazione locale;
- selezionare adeguatamente le intersezioni con la rete locale, limitandone il numero ed evitando coincidenze con la viabilità di accesso alle unità edilizie private;
- mantenere un livello di impatto acustico nei limiti di norma nei confronti dell’edilizia circostante;
- mantenere nel corso del tempo (mediante norme e/o fasce di vincolo
imposte dagli strumenti urbanistici) le caratteristiche progettuali
di capacità, sicurezza e scorrimento del traffico.
4.4. Le Amministrazioni Locali definiscono, per quanto di loro
competenza allinterno degli strumenti di pianificazione, le caratteristiche
e la gerarchia funzionale della viabilità locale, con riferimento
ai seguenti parametri:
- volumi di traffico;
- caratteristiche dei veicoli;
- zone e funzioni servite;
- presenza di sedi destinate alla mobilità pedonale e ciclabile.
4.5. Lungo le nuove strade extraurbane principali e secondarie
non sono consentiti accessi privati a singole unità edilizie ad
una distanza inferiore a 300 metri tra loro.
4.6. Gli strumenti di pianificazione locale definiscono e selezionano
i percorsi preferenziali di accesso alle funzioni a grande gravitazione
di utenza (servizi pubblici di interesse provinciale e sovracomunale,
strutture commerciali, aree di concentrazione di attività produttive,
aree turistiche, aree di interscambio del trasporto delle persone). 4.7. In sede di adeguamento della strumentazione urbanistica locale ai contenuti del presente Titolo delle NTA del PTP, e comunque in occasione della prima variante di PRG successiva all’approvazione del PTP, le tavole dei piani debbono individuare e perimetrare il limite di "centro abitato" ai sensi dell’art. 4 del Codice della Strada, ai fini della applicazione delle relative fasce di rispetto per la viabilità extraurbana.
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Art. 5.2.
Segmento da integrare nel collegamento pedemontano
dellItalia nord-occidentale
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1. - Obiettivi |
Individuazione del tracciato da riservare allo studio del collegamento
pedemontano dellItalia nord-occidentale. |
2. - Indirizzi |
Lindicazione del tracciato di collegamento pedemontano riportata
sulle tavole di P.T.P. é soggetta alla verifica di progettazione
preliminare riguardante lintero tracciato e le connessioni con
il territorio della Provincia di Vercelli ad ovest e con la rete
autostradale e il territorio della Regione Lombardia ad est.
2.1. Nel caso di modificazione del tracciato riportato sulle tavole
di P.T.P. dovranno essere contestualmente previste le interconnessioni
con la rete classificata dal P.T.P. in categoria C.
2.2. La progettazione preliminare deve essere accompagnata da
studio di valutazione di impatto ambientale.
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3. - Direttive |
Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla
predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia
di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale
esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti
stradali.
3.1. Allinterno di tale fascia sono consentite esclusivamente
opere relative alladeguamento della sede stradale o alla realizzazione
di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse
pubblico, nonchè quanto previsto all art. 27 della L.R. 56/1977.s
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4. - Prescrizioni |
A seguito della approvazione del P.T.P. gli strumenti urbanistici
comunali provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai
sensi dellart. 17, comma 6 della L.R. 56/1977, i tracciati di
cui al presente articolo e le relative fasce di rispetto. |
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Art. 5.3.
Percorso in variante a tracciato storico
(connesso e contestuale ai relativi interventi
di riqualificazione ambientale e funzionale)
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1. - Obiettivi |
Realizzare percorsi di trasferimento del traffico di attraversamento
allesterno dei centri abitati interessati, con miglioramento
delle condizioni funzionali della mobilità e delle condizioni
di sicurezza e compatibilità ambientale del traffico nelle aree
urbane. |
2. - Indirizzi |
Il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P. è soggetto a verifica
mediante progetto preliminare, accompagnato da studio di valutazione
di impatto ambientale.
2.1. Il progetto preliminare deve comprendere dati di analisi
della dimensione e della tipologia dei flussi di traffico rilevati
e stime della loro evoluzione nella proiezione ventennale.
2.2. Il progetto preliminare deve comprendere la soluzione delle
interconnessioni con la rete classificata dal P.T.P. in categoria
B e C.
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3. - Direttive |
Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla
predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia
di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale
esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti
stradali.
3.1. Allinterno di tale fascia sono consentite esclusivamente
opere relative alladeguamento della sede stradale o alla realizzazione
di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse
pubblico, nonchè quanto previsto all art. 27 della L.R. 56/1977.
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4. - Prescrizioni |
A seguito della approvazione del P.T.P. gli strumenti urbanistici
comunali provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai
sensi dellart. 17, comma 6 della L.R. 56/1977, i tracciati di
cui al presente articolo e le relative fasce di rispetto. |
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Art. 5.4.
Percorso di connessione alla rete autostradale
di aree urbane e di aree produttive
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1. - Obiettivi |
Realizzare percorsi preferenziali per i principali flussi di traffico
con origine/destinazione da/per la rete autostradale. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. individua i principali percorsi di accesso alla rete
autostradale per gli insediamenti a più elevata generazione di
traffico (aree urbane ad elevata densità insediativa e di funzioni
di interesse generale ed aree produttive principali).
2.1. I tracciati indicati sulle tavole di P.T.P. sono oggetto
di specifico approfondimento nellambito degli strumenti di pianificazione,
in modo tale da garantire la fluidità del traffico e da canalizzare
il traffico pesante allesterno dei centri abitati.
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3. - Direttive |
Gli strumenti di pianificazione urbanistica locale e i piani del
traffico predispongono unorganizzazione del sistema viario che
si basa sulla priorità al traffico di connessione tra gli accessi
alla rete autostradale e le aree urbane a medio-alta densità insediativa
e/o le aree di concentrazione di attività produttive e di servizio.
3.1. Il dimensionamento delle sezioni stradali e delle intersezioni
(e le relative tipologie) deve essere effettuato mediante analisi
dei flussi di traffico in considerazione delle caratteristiche
extraurbane dei collegamenti stradali oggetto del presente articolo,
la mobilità ciclopedonale è esclusa, salvo predisposizione di
sede propria.
3.2. Eventuali previsioni insediative degli strumenti urbanistici
vigenti in corrispondenza dei percorsi di connessione alla rete
autostradale individuati sulle tavole di P.T.P. devono essere
provviste di idonea pianificazione delle intersezioni, evitando
in tutti i casi possibili accessi diretti privi di corsie di selezione
per limmissione e/o la svolta. 3.3. Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti stradali.
3.4. Allinterno di tale fascia sono consentite esclusivamente
opere relative alladeguamento della sede stradale o alla realizzazione
di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse
pubblico, nonchè quanto previsto all art. 27 della L.R. 56/1977.
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Art. 5.5.
Principali interconnessioni con la rete locale di tracciati di
variante
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1. - Obiettivi |
Selezionare i punti privilegiati di intersezione tra i nuovi tracciati
in variante e la rete locale. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. individua i principali punti di intersezione tra la
rete locale ed i tracciati in variante.
2.1. Tali punti costituiscono le intersezioni selezionate quale
unico punto di relazione tra i tracciati in variante e la rete
locale.
2.2. Le intersezioni devono essere progettate con lobiettivo
della massima fluidificazione del traffico privilegiando regimi
a rotatoria.
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3. - Direttive |
Le principali interconnessioni individuate sulle tavole di P.T.P.
potranno essere oggetto di approfondimento, integrazioni e modifiche
in base agli strumenti di pianificazione del traffico elaborati
in sede locale, attraverso specifico studio della viabilità contenuto
nei P.R.G., a seguito di progettazione preliminare della infrastruttura.
3.1. La progettazione delle interconnessioni dovrà essere oggetto
di progettazione secondo criteri di sicurezza, qualità urbana
e adeguata funzionalità, privilegiando tipologie con la minore
occupazione di suolo possibile.
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Art. 5.6.
Principali punti di riorganizzazione degli svincoli autostradali
in connessione con la rete locale
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1. - Obiettivi |
Realizzazione di adeguate caratteristiche funzionali e di sicurezza
in corrispondenza delle intersezioni della rete con le piste di
ingresso/uscita dai caselli autostradali. |
2. - Indirizzi |
In considerazione degli obiettivi di concentrazione degli insediamenti
produttivi, in corrispondenza dei caselli autostradali deve essere
prevista la razionalizzazione funzionale e la messa in sicurezza
delle intersezioni tra la rete, la cui gerarchia è illustrata
sulla tavola C) di P.T.P., e i tracciati di ingresso/uscita dallautostrada.
2.1. Contestualmente deve essere previsto il miglioramento dellinserimento
ambientale delle infrastrutture con abbattimento delle forme di
inquinamento acustico e delle emissioni nellaria.
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3. - Direttive |
Ai fini della loro valorizzazione in funzione di "porta" di accesso agli insediamenti, nelle aree circostanti le intersezioni gli strumenti di pianificazione locale potranno prevedere la localizzazione di infrastrutture di servizio comprendenti aree di sosta attrezzate con attività di assistenza ai veicoli e attrezzature di accoglienza e informazione per il personale addetto alle attività di trasporto. |
4. - Prescrizioni |
A seguito della approvazione del P.T.P. ed in sede di adeguamento
alle disposizioni dello stesso, gli strumenti urbanistici comunali
provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai sensi dellart.
17, comma 6 della L.R. 56/1977, le aree di cui al presente articolo
e le relative fasce di rispetto. |
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Art. 5.7.
Fascia di territorio interessata dal percorso della linea ad alta
capacità
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1. - Obiettivi |
Individuare e preservare la sede utile per la collocazione della
linea ad alta capacità. |
2. - Indirizzi |
Ai fini della realizzazione del nuovo tracciato della linea ferroviaria
ad alta capacità sulle tavole di P.T.P. è individuata una fascia
di salvaguardia in affiancamento al lato sud della autostrada
A4 della profondità di 60 m.
2.1. Ai fini della scelta del tracciato di interconnessione della
linea ad alta capacità con la stazione ferroviaria di Novara,
sulle tavole di P.T.P. sono individuati due percorsi risultanti
dallo stato attuale di progettazione.
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3. - Direttive |
Le fasce individuate sono oggetto di vincolo duso esclusivo per
la realizzazione della linea ad alta capacità.
3.1. Fino alla definitiva approvazione del progetto della linea
ad alta capacità e delle relative interconnessioni, nella fascia
di 60 m., misurata a partire dalla linea indicata sulle tavole
di P.T.P. su entrambi i lati, è esclusa la nuova costruzione di
edifici e manufatti permanenti ad eccezione di interventi di adeguamento
di reti ed infrastrutture coerenti con la previsione di progetto
della linea stessa, di opere per lesercizio di attività agricole,
di opere conseguenti ad esigenze di sicurezza o di ripristino,
ricostruzione e manutenzione di edifici e manufatti preesistenti.
3.2. La definitiva approvazione del tracciato della linea ad alta
capacità e delle relative interconnessioni e opere complementari
costituirà variante al P.T.P., escludendo dai vincoli relativi
le parti di territorio non interessate dal progetto definitivo.
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4. - Prescrizioni |
Dalla data di approvazione del PTP non possono essere consentiti ed autorizzati interventi in contrasto con le specificazioni di cui ai commi precedenti, all’interno della fascia di rispetto di cui al comma 3.1.
- 4.1. In sede di adeguamento della strumentazione urbanistica ai contenuti del P.T.P., e comunque in occasione della prima variante successiva all’approvazione del P.T.P., i Comuni interessati sono tenuti a riportare nelle planimetrie di piano la prescritta fascia di rispetto con le relative limitazioni normative.
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Art. 5.8.
Tracciato ferroviario con previsione di incremento
del traffico delle merci con effetti sul territorio urbano
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1. - Obiettivi |
Intervenire per attenuare gli effetti ambientali e funzionali
indotti dallincremento del traffico ferroviario. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. indica la necessità di mettere in atto interventi di
attenuazione dellimpatto ambientale nei confronti degli insediamenti
e della funzionalità di esercizio nei confronti della rete prodotti
dallincremento atteso di traffico merci su ferro lungo le linee
di collegamento alle trasversali alpine del Sempione e del Gottardo,
con particolare effetto sulle aree urbane. |
3. - Direttive |
Lungo le tratte individuate sulle tavole di P.T.P., gli strumenti
della pianificazione locale devono contenere lanalisi degli impatti
attesi e limitare le previsioni insediative alle condizioni di
compatibilità risultanti.
3.1. Attraverso le norme di attuazione dei PRG devono essere prescritti i provvedimenti da mettere in atto per l’attenuazione dell’impatto acustico verso le aree, limitrofe alle tratte indicate sulle tavole di P.T.P., aventi destinazioni d’uso che comportano la permanenza continuativa di persone.
3.2. Gli strumenti di pianificazione locale e/o i piani del traffico
devono indicare gli interventi sulla rete della mobilità locale
in grado di migliorare la funzionalità del traffico, con particolare
riferimento al superamento dei passaggi a livello.
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4. - Prescrizioni |
Ai sensi dellart. 49 del D.P.R. 11/07/1980 n° 753 lungo le tratte
di cui al presente articolo non sono ammesse deroghe alle fasce
di rispetto minime di 30 m a partire dalla rotaia più esterna
nel caso di nuova costruzione o ricostruzione di edifici esistenti.
4.1. L’Amministrazione Provinciale predispone, attraverso il coordinamento delle Amministrazioni Comunali interessate mediante preventivo "accordo di pianificazione", un apposito piano tecnico esecutivo comprendente le opere di attenuazione dell’impatto fonico e le opere per la realizzazione di attraversamenti della linea ferroviaria con esclusione dei passaggi a livello.
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Art. 5.9.
Previsione di nuovo tracciato ferroviario
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1. - Direttive |
Le aree individuate per la costruzione del nuovo tracciato della
linea Novara-Domodossola in corrispondenza dellabitato di Gozzano
sono oggetto di vincolo esclusivo; su tali aree non é consentita
nessuna nuova costruzione di edifici o manufatti, con esclusione
di quanto destinato a realizzare o completare linfrastruttura
ferroviaria. |
2. - Prescrizioni |
Ai sensi dellart. 49 del D.P.R. 11/07/1980 n° 753 lungo la tratta
di cui al presente articolo non sono ammesse deroghe alle fasce
di rispetto minime di 30 m a partire dalla rotaia più esterna
nel caso di nuova costruzione, ricostruzione o ampliamento di
edifici esistenti |
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Art. 5.10.
Area riservata al C.I.M. e al polo logistico novarese
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1. - Obiettivi |
Consolidare la presenza del centro intermodale e sviluppare il
sistema di offerta di servizi logistici e trasportistici; riqualificare
le aree produttive al contorno per guidare al meglio processi
di trasformazione urbana di forte rilevanza territoriale. |
2. - Indirizzi |
Il PT.P. individua sulle Tavole B) e C) larea destinata ad ospitare
il C.I.M. e larea di localizzazione delle strutture per i servizi
logistici e produttivi nel quadrante nord-est della città di Novara.
2.1. L’assetto dell’area deve definire il potenziamento delle strutture del C.I.M., la riorganizzazione dei raccordi ferroviari e delle interconnessioni delle linee Alta Capacità, FS e FNM, le modalità per promuovere la riqualificazione ambientale, il riuso funzionale delle aree produttive dismesse del quadrante nord-est della città di Novara, in funzione delle attività logistiche e produttive, dei servizi e del sistema dei trasporti, completando il sistema delle connessioni intermodali con il trasporto su gomma, e valorizzando il polo della ricerca scientifica-tecnologica.
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3. - Direttive |
Larea individuata sulle tavole di P.T.P. é oggetto di vincolo
esclusivo per le destinazioni intermodali, della logistica, della
produzione e del terziario di servizio (non commerciale per grandi
superfici).
3.1. La pianificazione locale, mediante specifici strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa pubblica, estesi ad ambiti omogenei all'interno dell'area perimetrata da definirsi con ricorso ad appositi "accordi di pianificazione" tra Comuni interessati e Provincia, definisce le previsioni relative a: reti infrastrutturali, viabilità, ferrovia, aree per le funzioni produttive, di servizio, logistiche, trasportistiche, polo scientifico-tecnologico.
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4. - Prescrizioni |
Dalla data di adozione del PTP gli interventi nell'area sono subordinati all'accordo di pianificazione attraverso il quale sarà definito il perimetro dell'ambito omogeneo ed il tipo di strumento esecutivo da attivare.
Sono fatte salve le previsioni della strumentazione urbanistica vigente e/o adottata; in tutto il perimetro individuato possono essere ammessi interventi di completamento esclusivamente per attività produttive, trasportistiche, della logistica e del terziario di servizio (non commerciale) esistenti: tale prescrizione si applica anche alle eventuali trasformazioni d'uso di aree dismesse. |
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Art. 5.11.
Previsione di realizzazione di piattaforma logistica locale
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1. - Obiettivi |
Realizzare una piattaforma di interscambio ferro/gomma per la movimentazione delle merci nel comprensorio industriale di Borgomanero/S.Maurizio d’Opaglio. |
2. - Indirizzi |
A seguito della realizzazione del nuovo tracciato ferroviario sulla linea Novara-Domodossola (eliminazione della "gobba" di Gozzano) su parte del sedime dismesso si localizza la struttura di interscambio per il trasporto delle merci nella forma di una piattaforma attrezzata per lo scambio modale ferro-gomma al servizio del distretto produttivo dell’area nord della provincia. |
3. - Direttive |
La pianificazione urbanistica locale, anche mediante apposito "accordo di pianificazione" coordinato dalla Provincia di Novara, definisce la localizzazione con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e all’organizzazione della viabilità di accesso. |
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Art. 5.12.
Aree di potenziamento delle funzioni di interscambio
del trasporto delle persone
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1. - Obiettivi |
Rafforzare le funzioni di interscambio ferro/gomma per il trasporto delle persone. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. individua tre localizzazioni delle aree destinate a concentrare l’interscambio tra le modalità di trasporto:
- area di Novara di interscambio tra il trasporto individuale e
pubblico su gomma e il trasporto ferroviario;
- area di Borgomanero di interscambio tra il trasporto individuale
e pubblico su gomma e il trasporto ferroviario;
- area di Arona di interscambio tra il trasporto individuale e pubblico
su gomma, il trasporto ferroviario e il trasporto per via dacqua
(con particolare riferimento alla funzione turistica).
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3. - Direttive |
Nelle aree indicate dal P.T.P., gli strumenti di pianificazione
locale prevedono il rafforzamento dei servizi connessi con il
trasporto delle persone e il potenziamento delle aree a parcheggio
di interscambio. |
4. - Prescrizioni |
A seguito della approvazione del P.T.P., gli strumenti di pianificazione locale, in sede di adeguamento alle indicazioni del P.T.P. con le procedure di cui all’art. 17 comma 6 della L.R. 56/1977 e comunque in occasione della prima variante successiva alla sua approvazione, individuano e vincolano ad uso esclusivo le aree, i manufatti e gli edifici necessari per realizzare le infrastrutture ed i servizi destinati al potenziamento dei punti di interscambio modale. |
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Art. 5.13.
Ambiti da sottoporre a pianificazione unitaria
ed integrata della mobilità locale
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1. - Obiettivi |
Predisporre strumenti di pianificazione della mobilità in ambiti
omogenei, coerenti con gli effettivi bacini di gravitazione ed
utenza prevalentemente locale. |
2. - Indirizzi |
Il P.T.P. individua i seguenti ambiti omogenei di pianificazione
della mobilità:
- ambito dei Comuni di Borgomanero, Cureggio, Briga Novarese, Gozzano, S.Maurizio d’Opaglio;
- ambito dei Comuni di Arona, Dormelletto, Castelletto Ticino, Oleggio Castello, Paruzzaro, Invorio;
- ambito dei Comuni di Novara, Trecate, Galliate, Romentino, Cameri,
Cerano, Sozzago, S.Pietro Mosezzo, Biandrate.
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3. - Direttive |
Le Amministrazioni Comunali il cui territorio ricade allinterno
degli ambiti territoriali individuati formano i Piani Generali
del Traffico Urbano con il coordinamento del Comune capofila. |
4. - Prescrizioni |
Ai sensi delle "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico" del Ministero LL.PP., i PGTU dovranno contenere specifici provvedimenti e misure per la compatibilità ambientale, lo sviluppo di forme di trasporto alternative all’uso dell’auto privata, la tutela delle cosiddette "utenze deboli". |
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