16 - ORTA SAN GIULIO |
Basilica di San Giulio
Di
antichissima origine, con resti archeologici paleocristiani, pare che
la prima chiesa sia stata voluta qui da San Giulio nel IV secolo. Alcuni
scavi effettuati nel 1983 sembrano aver tolto credibilità all'ipotesi
secondo cui tale chiesa si sarebbe trovata all'interno del castello (e
quindi presso la sommità dell'isola) e sembrerebbero piuttosto collocarla
nella zona occupata dall'attuale Basilica. Quest'ultima è un edificio
di chiaro impianto romanico, con pianta a croce latina, a tre navate absidate.
Il presbiterio è coperto da una cupola poggiante su tamburo ottagonale;
il portale ad arco è preceduto da un pronao a due colonne, sormontato
da una grande finestra. Dietro l'abside di sinistra si eleva il campanile
a bifore e trifore, pregevole per i suoi materiali e per lo stile molto
vicino al romanico lombardo. Splendido e ben conservato è l'ambone in
serpentino d'Oira, uno dei più alti esempi di scultura romanica. Di forma
quadrangolare, è sostenuto su quattro colonne tra loro diverse (le due
posteriori sono ornate). I parapetti del pulpito sono decorati da una
fitta rete di sculture riproducenti immagini tipiche della simbologia
cristiana (sono presenti un centauro, un drago, un'altra fiera ed un cerbiatto),
i simboli degli evangelisti e una probabile raffigurazione dell'abate
benedettino Guglielmo di Volpino (nato nel 962 e precursore della riforma
monastica). Interessanti sono pure gli affreschi, risalenti ad epoche
diverse, che decorano con colori vivaci l'interno della Basilica. Si tratta
di raffigurazioni di Santi, in parte opera di un'ingenua arte popolare
ed in parte produzioni della "Scuola Gaudenziana", formata da allievi
del Gaudenzio Ferrari: dei pittori della famiglia Cagnola e di Giovanni
Battista Cantalupi di Miasino. A partire dai primi anni settanta una comunità
di monache benedettine è giunta a raccogliere l'eredità spirituale dell'Isola
di San Giulio. La comunità occupa ora, oltre all'antica "domus episcopalis"
l'ex seminario diocesano (l'Abbazia "Mater Ecclesiae") presso cui è stato
allestito un importante centro per il restauro dei tessuti antichi ed
un laboratorio per la confezione delle ostie e del locale "pane di San
Giulio". |
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